A San Marino, finalmente, qualcuno ieri ha cominciato a ragionare di politica con la p maiuscola. Verso la metà della giornata è stato diffuso un comunicato che dava notizia del messaggio degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Giovanni Francesco Ugolini e Andrea Zafferani, al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, per la festa già in corso per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Dallo stesso comunicato si è appreso che i Capi di Stato della Repubblica di San Marino saranno presenti assieme a tanti altri Capi di Stato alla particolare cerimonia che avrà luogo il 2 giugno prossimo a Roma.
Poi, dopo qualche ora, del suddetto comunicato, è stata diffusa una integrazione: una emissione filatelica congiunta italo-sammarinese ricorderà appunto i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Speriamo che non si perda altro tempo e che, con una serie di eventi di alto spessore culturale, si metta finalmente in risalto l’apporto dato dalla Repubblica di San Marino al Risorgimento italiano. Grazie a tale apporto la Repubblica è stata salvata dal processo di unificazione politica della penisola italiana.
Bettino Ricasoli, succeduto a Cavour nel governo nel giugno del 1861, disse: San Marino è una repubblica, che va serbata come un prezioso ed antico
cammeo. E la additò a simbolo di quella civiltà comunale, magnificata
in quegli anni, come il frutto più importante della sapienza italica (Marino Cecchetti, Riforme secondo la storia).