La Commissione antimafia ha riferito puntualmente in Consiglio Grande e Generale in merito alla indagine Fincapital (la Staffa di San Marino). Compito affidatole in seguito alle affermazioni di Roberto Zavoli. I rapporti fra FinCapital (in particolare Livio
Bacciocchi) ed i Vallefuoco (in particolare Francesco Vallefuoco), sono descritti con dovizia di particolari.
Vallefuoco è, unitamente a Livio Bacciocchi, la figura chiave rispetto
all’attività svolta dalla Commissione d’inchiesta. Dal 2006, anno in cui
raggiunge a San Marino i fratelli Giuseppe e Andrea, impegnati per avviare
l’attività del forno, intreccia numerose e differenti relazioni e
frequentazioni. Avvierà, in prima battuta, un rapporto sempre più stringente con
l’imprenditore edile Roberto Zavoli. Successivamente, sempre grazie allo stesso
Zavoli, entrerà in contatto con l’avv. Livio Bacciocchi e l’intera “galassia”
Fincapital.
Attraverso questo mondo consoliderà quindi la propria presenza
in territorio sammarinese. Prima attraverso le attività imprenditoriali di
Zavoli, poi assumendone, di fatto, il ruolo di dominus.
(…)
La società finanziaria Fincapital diverrà il collettore e punto di riferimento
di alcune organizzazioni criminali campane attraverso il loro referente
individuato nel Vallefuoco.
All’interno di questo crocevia di legami, di
incontri e di frequentazioni si delinea il “pactum sceleris pactum” denunciato dalla
Procura di Napoli.
Un patto che si salda grazie all’incontro tra Francesco
Vallefuoco, Livio Bacciocchi e il sottobosco politico e affaristico sammarinese.
Sottobosco che ha svolto indiscutibilmente una funzione di collegamento con
alcuni esponenti della politica del Titano.
Leggi La Relazione della Commissione Antimafia.
Leggi la ordinanza cautelare del gip di Napoli Isabella Iaselli con intercettazioni