San Marino, Fingestus Clarizia. Intervista a Valentini di Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino.

San Marino, Fingestus Clarizia. Intervista a Valentini di Patrizia Cupo, Corriere Romagna San Marino.

Il caso del dr. Renato Clarizia, nominato Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino,  senza che questi abbia precisato nel suo curriculum di aver svolto, in precedenza,  incarichi professionali per il soggetto vigilato Fingestus (al centro dell’indagine Criminal
Minds
), scuote il mondo politico, e crea tensioni anche nel  Governo  e, forse, nello stesso Partito Democratico Cristiano Sammarinese (vedi Teodoro Lonfernini), fulcro della coalizione   Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale.

Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino, ha intervistato, in proposito,Pasquale
Valentini
, Segretario di Stato alle Finanze.

Tra le varie conseguenze sammarinesi all’inchiesta “Criminal minds” della Finanza di Rimini, è emersa anche la consulenza di Renato Clarizia per Fingestus (al centro dell’operazione della Finanza), soggetto vigilato: il governo intende chiedere spiegazioni a riguardo? «Chiederò al presidente della commissione finanza una seduta coi vertici di Banca centrale proprio per fare chiarezza su quali azioni, a livello preventivo e di controllo, l’organo di vigilanza ha messo in atto e su quali prospettive di operatività il sistema bancario e finanziario dovrà incentrarsi. Ma ci tengo a precisare che verrà fatta chiarezza anche sui rapporti tra Clarizia e Fingestus. Lo stesso presidente ha precisato da subito che alcuni vecchi rapporti di consulenza sono stati interrotti alla sua nomina, ma si trattava comunque di collaborazioni professionali che nulla avevano a che fare con l’azione di Banca centrale: Clarizia fu nominato presidente nel dicembre del 2010 e nel 2009 Fingestus era già in liquidazione volontaria. Va semmai fatta chiarezza sulla credibilità di coloro che sollevano queste questioni: si vada a capire chi sono quelli che, a orologeria, fanno venire fuori queste problematiche».

Sempre sulla finanziaria di Marco Bianchini (ora agli arresti), sono anche tornate alla luce le deposizioni degli ex vertici di Banca centrale in Procura a Forlì sulle presunte “forti pressioni” della politica per tutelare Fingestus… «Proprio da quelle deposizioni in realtà il fatto si è ridimensionato. Quello che si voleva dipingere come un intervento della politica, si fa intendere che, se c’è stato, è stato invece a tutela del sistema e nel solco di quello che la politica poteva fare in quel momento. Oggi emerge altro: una realtà –tutta da dimostrare– in rapporto con la malavita organizzata; qui, la nuova gestione di Banca centrale non c’entra nulla. L’esigenza di fare chiarezza ha bisogno di due condizioni indispensabili: la politica deve segnare in maniera inequivocabile quella linea di demarcazione rispetto al passato e non si può parlare di “Criminal minds” senza riconoscere che, sulle stesse vicende come Cio e MB
Class
, San Marino stava già lavorando; e poi dobbiamo parlare tutti la stessa lingua: categorie economiche, sindacati, politica di maggioranza e opposizione»

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