Anna De Martino di NQ Rimini San Marino: Gli esperti di Washington suggeriscono anche di entrare nella ricapitalizzazione Carisp / Crisi, c’è ancora da penare / Per il Fmi a San Marino la recessione potrebbe essere prolungata. La strada per risollevare le casse statali è aumentare le tasse
SAN MARINO – La crisi economica non è finita e la recessione potrebbe avere effetti prolungati nel tempo. Non sono rosee le conclusioni preliminari, presentate ieri mattina a Palazzo Begni, sede del ministero degli esteri sammarinese, della missione annuale a San Marino degli esperti del Fondo Monetario Internazionale. I delegati di Washington, alla presenza del ministro Esteri, Antonella Mularoni, hanno illustrato anche quali saranno le strade per fronteggiare la crisi. Per quanto riguarda la previsione economica, secondo esperti del Fmi stimano che “il Pil reale diminuirà di circa 2% quest’anno e che crescerà in maniera molto limitata l’anno prossimo”. Quindi “i rischi rispetto allo scenario di base sono prevalentemente negativi. San Marino – si legge nelle dichiarazioni conclusive – sta affrontando gravi avversità economiche e finanziarie, non da ultimo a causa del persistere di una crisi di produzione dovuto alla perdita delle attività tipiche dei paradisi fiscali”. Per il Fmi una normalizzazione dei rapporti con l’Italia, la firma degli accordi contro le doppie imposizioni fiscali, potrebbe comportare un aumento di fiducia nei confronti del sistema San Marino. Per quanto riguarda il settore finanziario, il Fmi lo definisce “vulnerabile a causa di un forte declino della liquidità, della qualità delle attività e delle redditività”. Nota positiva, il sistema ha trovato la forza di far fronte alla fuoriuscita di depositi durante lo scudo fiscale pari al 32%. Una priorità, sottolinea il Fmi, è la ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di San Marino, provata alle perdite di Delta. “Il governo – scrivono gli esperti – sta vagliando la possibilità di partecipare in una proposta che comprenderà anche nuovi capitali da azionisti e clienti, per un totale di 150milioni di euro”. (…)
Vedi l’intero
testo della dichiarazione conclusiva Fmi, trasmessoci dalla Segreteria
Esteri con la precisazione che trattasi di ‘traduzione non ufficiale’.
Vedi il testo
della dichiarazione conclusiva in inglese
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