San Marino Forum 2009, Advisory Board: impostazione del lavoro

San Marino Forum 2009, Advisory Board: impostazione del lavoro

La priorità dell’Advisory Board del San Marino Forum: “Nomina immediata per il Presidente di Banca Centrale”. E per De Molli (Ambrosetti) con le nuove regole dell’Italia nei confronti delle banche sammarinesi dal 1 gennaio 2009 “Si tornerebbe al medioevo finanziario”

Un pool di esperti di comprovata capacità per produrre un progetto concreto per il futuro del Paese. E’ l’Advisory Board del San Marino Forum, che lunedì si è riunito a San Marino per affrontare il lavoro che dovrà portare all’edizione 2009, prevista per il 5 e 6 giugno. Ma la riunione che ha visto protagonisti i tre membri del comitato scientifico del San Marino Forum, il Senatore Lucio Stanca, il Professore Franco Bassaninini e il Deputato Nicola Rossi, coordinati da Valerio De Molli managing partner di The European House-Ambrosetti, è stata l’occasione per fare il punto della delicata situazione della Repubblica di San Marino alla vigilia delle elezioni del 9 novembre.
L’Advisory Board del San Marino Forum ha stabilito una priorità: “San Marino deve assolutamente procedere al più presto alla nomina del nuovo Presidente di Banca Centrale” ha affermato, a nome del Comitato Scientifico, il senatore Lucio Stanca. “Un governatore che possa dialogare con il collega della Banca d’Italia, Mario Draghi”. Sulle caratteristiche del nuovo presidente, in maniera unanime, i tre membri dell’Advisory Board hanno aggiunto: “Dovrà essere autorevole. Il nuovo presidente di Banca Centrale deve essere considerato un interlocutore credibile dalle sue naturali controparti”.
E sulla dibattuta questione se debba essere o meno sammarinese, Valerio De Molli, fornisce la sua proposta: “Ben venga se San Marino riuscirà a trovare una personalità competente tra i suoi cittadini, ma è necessario che sia riconosciuta dalla Banca Centrale italiana sia in senso etico che più strettamente delle competenze”. E ai più scettici, coloro che pensano che non esistano Paesi al mondo dove i governatori siano stranieri, De Molli propone l’esempio di Israele, la cui Banca Centrale, una delle più importanti in assoluto al mondo dopo quella degli Usa, è stata letteralmente risollevata da un professore americano, Stanley Fischer. “Se le due coalizioni raggiungessero immediatamente un accordo bipartisan – afferma ancora De Molli – entro un paio di settimane il nuovo presidente di Banca Centrale potrebbe essere operativo”.
In base alla nuova normativa che entrerà in vigore in Italia il 1° gennaio 2009, le banche sammarinesi verranno considerate extra comunitarie in Italia. “Si tornerebbe al medioevo finanziario” commenta ancora De Molli. Come dice il deputato Nicola Rossi “l’elezione di un nuovo presidente di Banca Centrale, in questo momento è una questione che forma l’immagine di San Marino e non ci devono essere divisioni politiche”.
“Questa è una fase nella quale bisogna essere in grado di negoziare – aggiunge il professore Franco Bassanini – ed essere ascoltati dalle Banche Centrali di tutto il mondo, non solo da quella italiana”. E aggiunge: “E’ necessario che a San Marino si costituisca il Governo, poi si riapriranno i negoziati con la controparte italiana. Nel 2005, non dimentichiamocelo, fu San Marino a ritirare l’accordo su cui si stava negoziando. Oggi ci sono da ridefinire le regole del rapporto tra Italia e San Marino alla luce del fatto che l’Europa è cambiata”. Quella del nuovo governatore sammarinese è “una scelta estremamente urgente – afferma Valerio De Molli – perché è il sistema a richiederlo. “Naturalmente ognuno dei due Stati dovrà fare la sua parte – puntualizzano i membri dell’Advisory Board – nel rispetto del principio dell’onestà”.
Advisory Board San Marino Forum

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