La terza edizione del
San Marino Forum
prende forma a Roma
“Nomina immediata per il
Presidente di Banca Centrale.
Non è ammissibile
che in uno Stato come San
Marino tale ruolo-chiave sia
scoperto da gennaio 2008”.
L’ha ripetuto spesso, durante
la scorsa edizione del San
Marino Forum, il managing
partner di The European
House Ambrosetti Valerio
De Molli (nella foto). Una
nomina, ha sottolineato
con grande forza durante
l’evento dello scorso giugno,
da compiersi in tempi
piuttosto rapidi, rapidissimi.
E su questo refrain è tornato
con vigore lo stesso De
Molli lunedì scorso a Roma,
in occasione della seconda
riunione dell’Advisory
Board: San Marino deve
nominare un governatore
che possa dialogare con il
collega della Banca d’Italia,
Mario Draghi.
L’elezione di un nuovo presidente
di Banca Centrale,
in questo momento è una
questione che forma l’immagine
di San Marino e non
ci devono essere divisioni
politiche.
Durante la riunione capitolina di inizio settimana
hanno trovato ampio spazio
di confronto anche altri
progetti che naturalmente
non possono rappresentare
la panacea per tutti i
problemi che coinvolgono
San Marino.
Altre invece le priorità:
l’aggiornamento in merito
alla situazione politica ed
economica sammarinese
dopo le raccomandazioni
formulate nel rapporto
Moneyyval, la circolare di
Bankitalia sull’operatività
tra il sistema bancario sammarinese
e quello italiano.
San Marino non ha nicchiato,
anzi: alcuni, importanti
passi in avanti sono stati
compiuti, come la legge
sull’antiriciclaggio. Però non
con grande velocità: i ritardi
si sono accumulati, su tutti
la vigilanza e la già citata
nomina del Presidente di
Banca Centrale, una figura
dal pedigree cristallino,
di riconosciuta stima, che
possa relazionarsi sia con il
collega di Banca Italia che
con gli organismi economici
del mondo.
Alessandro Carli