Gabriele Gatti su Motus Liberi “Ah sì, quelli sono i miei”
Poi conferma al suo interlocutore di avere avvicinato la nuova forza politica a quelli di Rete perché “hanno bisogno di qualcuno che gli dia una mano”
L’influenza di Gabriele Gatti viene esplicitata con i suoi interlocutori anche nella strategia politica che lo stesso dichiara di aver messo in campo attraverso le influenze, come reso noto nei giorni scorsi, verso singoli esponenti di forze politiche e partiti, ma anche in ambito giudiziario e bancario. Così a cavallo del Consiglio di fine luglio, quello dell’approvazione della pastrocchiata legge elettorale, Gatti riferisce al suo interlocutore come si prospetterà il quadro politico. Poco prima, a giugno, c’era stata la serata di presentazione presso il Best Western Palace Hotel di Serravalle, di Domani in movimento. La nuova coalizione, cioè, che vede come asse portante Rete e il nuovo movimento Domani Motus Liberi.
Ebbene, con i suoi interlocutori Gabriele Gatti parla anche di questa alleanza politica come una operazione che contribuirebbe a farlo ritornare in pista. Così quando gli viene chiesto, appunto, di Motus Liberi afferma testualmente: “Ah sì, quelli sono i miei…”.
Sempre parlando del suo rientro, Gabriele Gatti nel confermare che si prepara a ritornare, magari in una prima fase da dietro le quinte, vede il suo interlocutore che riferendosi a Motus Liberi gli chiede: “Li hai avvicinati a Rete quindi dovresti esser dentro…”. E Gatti, senza tentennamenti, risponde: “Sì, sì, sì..”. Poi, riprendendo il discorso, l’ex Segretario agli affari esteri prosegue: “…perché Rete sono tutti dei matti quelli lì, però alla fine sono preoccupati. Hanno di bello che sanno che loro hanno dei limiti grossi, quindi hanno bisogno di qualcuno che gli dia una mano. Essendo entrati ‘sti ragazzi di Motus Liberi… adesso, di’, sono una trentina di ragazzi, tutti professionisti… non è che siano delle cime, però l’importante è che stiano a sentire. Questi di Civico10 sembra che abbiano capito ‘ste robe e stanno ad ascoltare molto anche lei… perché lei non è stupida. La Tomasetti non è stupida”.
Così nel quadro prospettato da Gabriele Gatti entra anche l’influenza della Presidente di Banca Centrale, che quelli di C10, dice Gatti, stanno molto ad ascoltare.