Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: L’edilizia è il pezzo forte assieme alla finanza, cui si uniscono i motori e l’editoria nel piccolo impero che faceva capo al notaio di Dogana /
Dai processi e dalle carte emerge il panorama Della “galassia Bacciocchi”
Una ragnatela di rapporti che riconducevano tutti allo stesso dominus. Una ragnatela che, se da un lato ha mosso economia, dall’altro ha incrostato, irretito, drogato il mercato immobiliare sul Titano, ha distorto il sistema del credito e fatto barcollare gravemente, inginocchiandolo a compromessi disonorevoli, il distratto, facilone e in certi casi consenziente sistema bancario e finanziario sammarinese. Questo quanto sta emergendo dal processo per corruzione nel quale sono imputati, oltre ai due ispettori dell’ex servizio igiene ambientale, anche alcuni imprenditori della cosiddetta “galassia Bacciocchi” e lo stesso ex notaio di Dogana. Ed è proprio l’emersione di questo quadro che fa capire quanto compromesso fosse il sistema nel quale, si è poi scoperto, era insinuata la camorra. Al di là del fatto in sé del quale si discute in quel processo, infatti, ciò che viene fuori è la truppa di imprese che comandava il notaio e attraverso le quali giravano finanziamenti, linee di credito, assegni, contante e, secondo l’accusa di questo caso, mazzette. Lo affermano testimoni, imputati e documenti contenuti nei fascicoli, svelati nelle udienze e nelle indagini. (…)
Lo studio dell’avvocato e notaio Livio Bacciocchi a Dogana (Foto di Francesco De Luigi)