San Marino. Gioco online, secondo l’Ente di Stato chiunque ha un account personale è fuorilegge

San Marino. Gioco online, secondo l’Ente di Stato chiunque ha un account personale è fuorilegge

Gioco online, secondo l’Ente di Stato chiunque ha un account personale è fuorilegge

ANTONIO FABBRI – L’accusa di cui deve rispondere il titolare di un locale sammarinese è il mancato rispetto della legge sui giochi.

Questo perché con un proprio portatile aveva dato la possibilità ad alcuni amici di poter giocare online attraverso il proprio account su un sito di scommesse regolare, legato alla Sisal. Attività non a scopo di lucro, ma fatta estemporaneamente tra amici, seppure in un locale pubblico. Qualcuno ha segnalato la cosa all’Ente di Stato dei giochi che ha sanzionato amministrativamente il gestore, sanzione amministrativa poi annullata secondo quanto riferito dal legale dell’uomo, ma è scattata anche la denuncia penale. Per questo il barista si trova davanti al giudice Simon Luca Morsiani con l’accusa di avere violato la legge sui giochi.

Ieri la testimonianza del presidente dell’Ente di Stato dei Giochi, Andrea Giani, che ha in sostanza dato una interpretazione della legge ritenuta discutibile dall’avvocato dell’imputato, Rossano Fabbri. In sostanza Giani ha riferito che, secondo l’interpretazione dell’Ente giochi, chiunque a San Marino abbia un account personale per giocare on-line non sarebbe in regola. “Quindi – ha chiesto l’avvocato Fabbri – se io ho un account personale per giocare on-line, ho bisogno dell’autorizzazione ente giochi per questo account personale?” “In linea teorica sì – è stata la risposta di Giani che ha aggiunto – la legge in vigore non regolamenta il gioco on-line. Ciò che non è regolamentato, non è possibile farlo, dal nostro punto di vista”, ha detto. “E’ un assurdo, la vostra interpretazione”, ha ribattuto a sua volta l’avvocato Rossano Fabbri aggiungendo che, se così fosse, migliaia di persone in Repubblica sarebbero fuori legge e passibili di denuncia anche penale. Tra l’altro anche se un singolo chiedesse l’autorizzazione, l’Ente di Stato non potrebbe rispondere perché il gioco on-line non è contemplato dalla norma. “Lei è presidente e ci ha detto: le tantissime persone che hanno un account personale per me stanno commettendo dei reati gravi, ma non ci posso fare niente”, ha sintetizzato l’avvocato Fabbri, contestando comunque l’interpretazione del presidente dell’Ente.

Ascoltato poi anche l’imputato che, a domanda del Pf Giorgia Ugolini, ha sottolineato come non si trattasse di attività a scopo di lucro, ma di un gioco tra amici che guardavano le partite e si sfidavano tra loro a puntare sulle squadre per le quali tifavano.

Si vedrà quali conseguenze alla fine avrà questa vicenda. Conclusioni fissate per il 5 dicembre.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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