San Marino. Giornata del contemporaneo, sabato visita guidata alla mostra “Altana”

San Marino. Giornata del contemporaneo, sabato visita guidata alla mostra “Altana”

La Galleria Nazionale San Marino partecipa alla 18a Giornata del Contemporaneo, il grande evento organizzato da AMACI – Associazione Musei d’Arte contemporanea italiani.

Ne danno notizia gli Istituti Culturali, precisando che per l’occasione. Sabato 8 ottobre 2022 alle ore 15, sarà realizzata una speciale visita guidata condotta dall’operatore culturale della Galleria Nazionale – Musei di Stato – Istituti Culturali Rita Canarezza (è consigliata la prenotazione al tel. 0549 888241 mail gallerianazionale@pa.sm).

La visita permetterà di conoscere la Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea del Museo, l’Archivio Performativo e la mostra di Stefano Arienti “Altana” composta da tre distinti interventi site specific realizzati in importanti sedi pubbliche museali istituzionali per l’arte contemporanea – la Galleria Nazionale, le Cisterne di Palazzo Pubblico e la Ex Galleria Ferroviaria Il Montale – e a completamento della visita l’esposizione presso la Claudio Poleschi Arte Contemporanea situata a Dogana sul confine della Repubblica, offrendo al pubblico del territorio e al grande pubblico la possibilità di conoscere e approfondire la sua ricerca.

Stefano Arienti è uno dei maggiori artisti italiani contemporanei che ha caratterizzato la scena artistica italiana degli anni Novanta. Arienti è già parte del percorso e della storia artistica di San Marino nella cui Galleria Nazionale, nel 1995, ha esposto nella mostra Le Mille e una Volta curata da Giacinto Di Pietrantonio e Laura Cherubini.

Alla Galleria Nazionale, che nelle sue sale presenta opere della collezione permanente, Stefano Arienti interviene sulle grandi finestre con una serie di disegni disposti come tende, visibili in controluce. Intitolati Viste, sono vedute di paesaggi osservati dal Titano. Lo sguardo a volo d’uccello ricorda i paesaggi che non lontano da qui, sullo sfondo dei ritratti di Piero dei Duchi di Urbino, aprivano a una cultura nuova, moderna, europea, la cui concezione prospettica avrebbe ben presto unificato le varie visioni locali medievali.

Nelle antiche Cisterne del Palazzo Pubblico, che fino agli anni Sessanta hanno rappresentato la principale fonte di approvvigionamento d’acqua della Repubblica e che da poco hanno ospitato School of waters – Young Artists Biennial MEDITERRANEA19, Arienti gioca sugli effetti di luccicanza del vetro costruendo una sagoma d’Europa attraverso l’accostamento di contenitori di forme e riflessi diversi. Gocce, vista dall’alto, baluginante nell’oscurità degli antri sotterranei, nel cuore profondo del piccolo stato, sembra suggerire l’anelito di tante diverse individualità che aspirano a riconoscersi come un’unica comunità.

Arienti interviene inoltre nell‘Ex Galleria Ferroviaria Il Montale, Nel primo tunnel che venne riaperto per ospitare una delle prime manifestazioni dedicate all’arte pubblica site specific nel 1991 – Provoc’Arte a cura di Roberto Daolio – Arienti erige Castello, una struttura di pietre e libri, resi coesi da miele e strutto. Nel cuore della terra, in un anfratto da cui si apre un corridoio che consente uno sguardo verso l’esterno, sul paesaggio, la struttura è una sorta di omaggio a Joseph Beuys e raccoglie gli elementi fondamentali di cui il mondo è costituito: il pensiero e la materia, la res cogitans e la res extensa, quasi a rappresentare la base, il cuore pulsante dell’esistenza.

Infine, alla Claudio Poleschi Arte Contemporanea Arienti espone esempi di gran parte del suo percorso artistico. Diverse sono le tipologie di lavori, dai più recenti, come le immagini stampate su microciniglia o i paesaggi riprodotti su carta poi stropicciata per conferirle una materica tridimensionalità, dalle immagini perforate e mostrate solo dal retro a quelle, di invenzione recentissima, con coaguli di gocce che filtrano vedute fotografiche, fino ai più vecchi, come gli storici poster di celebri dipinti ritoccati con plastilina che sono diventati una sorta di cifra stilistica dell’artista. Arienti non limita la sua presenza nelle sale espositive, ma la espande negli uffici e nei magazzini, invadendo con i suoi lavori gli spazi dove continuano a essere collocate le opere della collezione della galleria, da Licini a Schnabel, da Uncini a Paladino, con le quali entra in dialogo.Il progetto raccoglie dunque una serie di interventi diversi, precisi e meditati, in cui l’artista rivisita tecniche e metodi sviluppati nel corso della sua carriera e rilancia il suo interesse per l’intervento negli spazi pubblici, rinnovando la tradizione italiana che ha visto sempre l’arte nascere in chiese e in palazzi piuttosto che in musei. È un’occupazione discreta quella di Stefano Arienti a San Marino, che l’artista ama pensare come l’”altana d’Europa”, dalla cui altezza, la vista del mondo che cambia si allarga, collocando le vicende della cronaca nella dimensione ampia della storia umana.

 

STEFANO ARIENTI

Stefano Arienti è nato ad Asola, in provincia di Mantova, nel 1961.

Laureato in agraria, esordisce come artista a metà degli anni Ottanta a Milano, dove oggi vive e lavora.

Tra le numerose rassegne internazionali alle quali ha partecipato si menzionano: Biennale di Istanbul (1992); Biennale di Venezia. Aperto 1990 (1993); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, 1996; Fatto in Italia, Centre d’Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Biennale di Gwangju (2008). Tra gli spazi espositivi in cui ha tenuto le personali di maggior rilievo ricordiamo: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); IsabellaStewart Gardner Museum, Boston (2007); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo, Bologna (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2012); Palazzo Te, Mantova (2016); Galleria Civica di Modena (2017); Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genova (2017); Chiostri di Sant’Eustorgio, Milano (2019); Galleria Civica di Trento (2021).

A.M.A.C.I. è l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che riunisce 24 tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani, nasce nel 2003 con lo scopo di fondare una vera cultura istituzionale dell’arte contemporanea. La Giornata del Contemporaneo è il grande evento che, dal 2005, AMACI dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico. Tutte le istituzioni Italiane che liberamente decidono di aderire all’iniziativa, aprono le loro porte per un’iniziativa ricca di eventi, mostre, conferenze e laboratori.

La Galleria Nazionale San Marino è il museo d’arte moderna e contemporanea della Repubblica, all’interno dei Musei di Stato, fa parte degli Istituti Culturali assieme alla Biblioteca e Archivio di Stato ed alle Arti Performative.

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