San Marino. Giovanni Landolfo, Elio Jovine: intervento su fegato, pancreas e milza

San Marino. Giovanni Landolfo, Elio Jovine: intervento su fegato, pancreas e milza

L’Informazione di San Marino

Il complesso intervento ha salvato la vita di una 50enne

A San Marino la prima divisione di fegato con asportazione di pancreas e milza

È stato eseguito a San Marino nei mesi scorsi, un complesso intervento chirurgico che ha interessato più organi contemporaneamente. Si tratta del primo caso per questo tipo di intervento dove sia stata eseguita, in contemporanea, la separazione in due parti del fegato e l’asportazione del pancreas e della milza. La notizia, già nei mesi scorsi pubblicata sul sito dell’Iss, ha avuto risonanza martedì anche Corriere della Sera. L’intervento è stato eseguito dall’quipe chirurgica sammarinese del dottor Giovanni Landolfo, in collaborazione con il professor Elio Jovine , direttore del Dipartimento Chirurgico dell’Ausl di Bologna.

La metodica utilizzata ha consentito di intervenire su una paziente oncologica diversamente inoperabile, che invece, un paio di settimane dopo il secondo intervento ha potuto lasciare l’Ospedale. L’utilizzo di questa tecnica è stato reso necessario dalla presenza nel fegato di metastasi in un numero tale da non poter intervenire con una singola operazione di asportazione. Tale tipo di intervento è da considerarsi relativamente nuovo, in quanto viene eseguito solo da circa 10 anni, ma in letteratura non sono al momento riportati casi in cui si sia eseguita in contemporanea anche l’asportazione del pancreas e della milza, come avvenuto invece nel caso sammarinese. Nonostante la complessità e difficoltà dell’intervento, le due operazioni a San Marino sono state eseguite garantendo i più alti standard di sicurezza. Ciò è stato possibile oltre che per l’abilità ed esperienza dell’equipe chirurgica e anestesiologica sammarinese e dell’intero comparto infermieristico del blocco operatorio e di reparto, anche e soprattutto grazie alla collaborazione con un Hub importante quale Bologna. L’Istituto Sicurezza Sociale (Iss) ricorda che non è la prima volta che a San Marino si eseguono interventi di alta complessità  e innovazione di tecnica chirurgica a dimostrazione che il sodalizio che quest’anno compie dieci anni, ha dato importanti frutti e risultati. “A nostra conoscenza – ha dichiarato il professor Elio Jovine – si tratta del 1° caso in letteratura per questo tipo di intervento. Si è potuto operare a San Marino grazie alla scelta, lungimirante, compiuta anni fa di avviare la collaborazione tra un centro di alto livello come Bologna le a realtà sammarinese dove opera il dottor Giovanni Landolfo, poiché non avrei lasciato la paziente a nessun altra equipe”.

Descrizione tecnica dell’intervento Il complesso intervento chirurgico eseguito prende il nome di Alpps, acronimo che significa “Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy” (Transezione epatica subtotale e legatura portale per Epatectomia in due tempi). Si tratta di una procedura chirurgica che prevede principalmente la divisione del fegato in due parti, una sana e una malata, per consentire da una parte la crescita della parte sana e dall’altra permettere che la parte malata continui a garantire la funzionalità epatica necessaria per la vita del paziente. Si tratta di una tecnica all’avanguardia che prevede un secondo intervento nel quale viene eseguita l’asportazione della parte malata del fegato e il ripristino della completa circolazione epatica. A San Marino, durante la prima fase si è eseguita la divisione del fegato in due parti; la parte sana, la più piccola delle due, ha mantenuto la completa funzionalità e apporto tramite flusso arterioso e dalla vena Porta. In questo modo con l’apporto di sangue sottratto alla parte malata si è consentito alla parte sana di crescere di volume molto rapidamente, raggiungendo le dimensioni necessarie per l’ottimale funzionalità. La seconda operazione è stata compiuta a una settimana esatta dalla prima, dopo avere verificato che la parte di fegato sana avesse raggiunto le dimensioni sufficienti per consentire la sopravvivenza della paziente. La particolarità dell’intervento eseguito a San Marino è che si è trattato del primo caso al mondo con resezione del pancreas e della milza contemporaneamente alla transezione epatica. L’intervento sul fegato si era reso necessario per la presenza di metastasi originatesi da un tumore localizzato al pancreas e che non poteva essere risolto attraverso una unica operazione. La donna operata è una sammarinese di poco più di 50 anni, attualmente seguita per la terapia oncologica, ma decisamente in fase di recupero.

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