Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Nessuno scudo fiscale perchè la manovra ha necessità di interventi strutturali e non una tantum / Il cambio di passo di Giulio Tremonti / Con i rappresentanti svizzeri avrebbe parlato della possibilità di un accordo ‘modello Rubik’ al pari di quello tedesco rinunciando a chiedere piena trasparenza alle banche del Canton Ticino in cambio di soldi
Telefonata fra il Ministro dell’economia e Giuliano Bignasca, presidente della Lega dei Ticinesi. Fra i due non corre buon sangue, ma grazie ad Umberto Bossi, Bignasca ha potuto parlare per venti minuti con Tremonti ricevendo la rassicurazione che non ci sarà un altro scudo, ma soprattutto sopratutto sulla possibilità (all’esame del Mef) che anche l’Italia aderisca al “modello Rubik” come hanno già fatto Germania e Gran Bretagna. Si tratta cioè di stabilire sui redditi dei cittadini dell’Unione Europea, maturati in depositi nelle banche svizzere, un’imposta da riversare allo stato del quale il cliente della banca è cittadino, sia esso persona fisica o giuridica. Tale soluzione esautorerebbe la Svizzera dall’aderire ai modelli di scambio di informazioni automatici che entreranno ben presto in vigore.
Dunque l’Italia – cambiando radicalmente la linea precedente – stipulerà un accordo con la Svizzera sulla falsariga di quelli con la Germania e l’Inghilterra, salvandone il segreto bancario?
D’altra parte anche il Pd è sembrato favorevole a un tale accordo.
San Marino non potrà non tenerne conto nella riapertura del dialogo con l’Italia considerata imminente.
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