San Marino. ‘Gli intrighi di una Repubblica’, Claudio Visani.

San Marino. ‘Gli intrighi di una Repubblica’, Claudio Visani.

Sarà presentato giovedì 25 ottobre alle ore 17.30 alla
Sala del Giudizio – Museo della Città (Via Tonini, 3 – Rimini) il libro inchiesta di Claudio Visani “Gli intrighi di una
Repubblica”, ottant’anni di storia, ‘un lungo e approfondito reportage sul Titano e i
suoi misteri’. Si parte dai Fatti di Rovereta per arrivare agli ‘sviluppi clamorosi delle recenti inchieste sul “paradiso fiscale”, il
riciclaggio del denaro sporco e l’intreccio perverso tra potere politico e
criminalità organizzata’.

Sarà presente alla presentazione del testo Sergio Zavoli, che ha curato la prefazione e il giornalista riminese, Onide Donati, già capo cronista de l’Unità.

Oltre alla ricostruzione di quel periodo e del “colpo di Stato”,
ai suoi risvolti sulla situazione politica riminese, che portarono al doppio
commissariamento del sindaco comunista Walter Ceccaroni, Claudio Visani narra
altri fatti salienti degli ultimi ottant’anni di storia sul Titano e in Romagna.
C’è la vicenda della ferrovia meno longeva del mondo, la Rimini-San
Marino.
C’ è la storia stile “Schindler list” del “tedesco buono” Richard
Gumpert, che riuscì a convincere il terribile comandante Kesserling a tenere la
Wermacht e la guerra fuori dai confini del piccolo Stato. E c’è la conseguente,
bellissima vicenda umanitaria della neutrale San Marino che diventa il rifugio
di chi fugge dalla guerra; che accoglie, sfama e mette al riparo nelle gallerie
del treno più di centomila sfollati riminesi, romagnoli e marchigiani.

Ci
sono poi i retroscena del ritorno della salma del duce a Predappio, che
nell’estate del 1957 condizionò la condotta del primo ministro Zoli, anche lui
predappiese, su San Marino. C’è lo strano e per certi versi inquietante caso
della radio-televisione di Stato, da sempre oggetto di scontro e di trattativa
tra Italia e San Marino, diventata suo malgrado “il precedente” per la
penetrazione del malaffare sul Titano. C’è la storia nella storia della radio
“pirata” impiantata nel 1977 dai comunisti sammarinesi in territorio marchigiano
e diretta dal riminese Nando Piccari, messa a tacere da un misterioso furto di
tutte le attrezzature, successivamente rinata e diventata Radio San Marino. E ci
sono gli sviluppi clamorosi delle recenti inchieste sul “paradiso fiscale”, il
riciclaggio del denaro sporco e l’intreccio perverso tra potere politico e
criminalità organizzata.

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