San Marino. Gnassi: Romeo ‘pagato da cittadini italiani’. No, dai Sammarinesi

San Marino. Gnassi: Romeo ‘pagato da cittadini italiani’. No, dai Sammarinesi

San Marino. Ancora  oggi il  caso Gnassi – Romeo  occupa grande spazio sui giornali, gonfiato al di là del buon senso per ragioni che non si conoscono, comunque a scapito – questo è certo – della Repubblica di San Marino e dei rapporti con le zone circostanti.

Quanto alla lettera aperta del sindaco Andrea Gnassi non si può non rimarcare un ‘errore’ certamente involontario, perché derivante da una informazione distorta sulla emittente di Stato della Repubblica di San Marino, da sempre circolante  su questa materia.  Non è vero, come afferma Gnassi,  che  il Direttore di San Marino Rtv  è pagato “dai cittadini italiani…”. Non è vero. Quei soldi sono dello Stato sammarinese. Quindi dei cittadini sammarinesi che, anche se non direttamente, pagano un  canone altissimo.

Lo Stato sammarinese ha ceduto allo Stato italiano un certo numero di frequenze che gli spettano in base agli accordi internazionali. Frequenze che avrebbe potuto ‘affittare’ anche sul mercato italiano ricavando assai più dei ‘miseri’ tre milioni di euro che annualmente Roma gli dà.

Vaticano docet. E’ venuto anche a dircelo, il Vaticano, qualche settimana fa. Ma qui si è fatto finta di non capire e nessuno ha spiegato ai sammarinesi come stanno veramente le cose.
Il Vaticano, con il suo pacchetto di frequenze,  ha  chiesto ed ottenuto dallo Stato italiano la somma necessaria per installare una copertura digitale su tutto il territorio italiano.
Una condizione che San Marino Rtv si sogna.
E non è certo lo Stato italiano (o la Rai) a nominare il direttore della emittente radiotelevisiva vaticana.  

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