San Marino. Guida turistica chiede il ‘pizzo’. Botta e risposta tra Rete e la Segreteria di Stato al Turismo

San Marino. Guida turistica chiede il ‘pizzo’. Botta e risposta tra Rete e la Segreteria di Stato al Turismo

SAN MARINO. In centro storico è ri-scoppiato il caso delle guide turistiche che chiedono il ‘pizzo’. Una turista russo arriva e acquista, per esempio, una borsa; qualche minuto dopo si manifesta l’accompagnatore turistico della suddetta turista che chiede al commerciante il ‘pizzo’ per aver portato la turista fino lì a comprare. Ieri – oggi sulla stampa – una negoziante del centro storico si è lamentata del fatto e ha raccontato del litigio con l’accompagnatore. La notizia ha fatto il giro del Titano, e non solo, dei social network e dei siti Internet: sdegno, ma anche tanti ‘lo sapevamo già, dove è la notizia?’. Sul tema intervengono anche Movimento Rete e la Segreteria di Stato al Turismo. 

Rete ha stigmatizzato come, “secondo il Segretario Lonfernini, l’annoso problema delle guide russe nel centro storico, con tanto di monopolio per chi gestisce le somme di chi è disposto a pagare un pizzo sulle vendite, sarebbe stato risolto con un Decreto (il 129/2013). Purtroppo nulla di più falso, a dimostrazione di come non basti calare le regole dall’alto pretendendo che tutto automaticamente cambi con una norma, senza porsi il problema di come essa verrà applicata. Avere uno strumento non significa sapere usarlo, e ruolo della politica non è solo quello di fare leggi ma di comprendere il tessuto sul quale le leggi si innestano affinché esse siano davvero applicabili. Tutto ciò è facile?” si chiede Rete.

A stretto giro di posta, arriva la nota della Segreteria di Stato al Turismo che si appella, appunto, al decreto citato da Rete: “Guida russa che chiede il pizzo? La Segreteria di Stato per il Turismo ha introdotto il preciso sistema regole con il Decreto Delegato n. 129 del 30 settembre 2013. Continuare ad alimentare la polemica non serve a nulla. L’episodio verificatosi in Centro Storico, denunciato a mezzo stampa, di una guida turistica che avrebbe chiesto all’operatore commerciale la percentuale sulla vendita effettuata, è assolutamente un fatto non solo spiacevole ma anche espressamente vietato dalla legge“. 

Poi, l’affondo contro Rete: “In merito poi alla sterile e delirante presa di posizione da parte del Movimento Civico Rete, il Segretario di Stato Lonfernini invita il Movimento stesso a rileggere il contenuto del Decreto, in particolar modo nella parte in cui vengono definite le regole attraverso le quali si deve gestire il sistema delle professioni turistiche all’interno del nostro Paese.  “Una volta che il Movimento avrà raccolto nuovamente il mio invito a leggere o rileggere con attenzione il contenuto del disposto legislativo, è probabile che capiranno quanto non ci sia di più “falso” da parte loro che utilizzare strumentalmente fatti e notizie che, se accadono o sono accaduti, oggi con gli strumenti a disposizione, possono essere contrastati con efficacia e prontezza”.  

Ma i sammarinesi, da che parte stanno?

[Leggi la vicenda della guida che ha chiesto il pizzo]

[La nota del Movimento Rete]

[La nota della Segreteria di Stato al Turismo]

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