San Marino ha bruciato le tappe per evitare la eventuale black list del G20

San Marino ha bruciato le tappe per evitare la eventuale  black list del G20

Il governo della Repubblica di San Marino è stato soprattutto impegnato in questi ultimi mesi a difendere il sistema bancario e finanziario sammarinese (dodici banche e cinquantotto finanziarie) che rischiava un vero e proprio black out per la circolare Banca d’Italia che lo aveva escluso, di fatto, dal sistema italiano. Ora con le
nuove disposizioni emanate il 20 marzo dalla stessa Bankitalia all’Abi, Associazione Bancaria Italiana, avente per oggetto i rapporti con i soggetti sammarinesi, il pericolo è stato superato. Così è potuto crescere l’impegno per la messa a punto dei nuovi accordi con l’Italia, che oggi giungeranno al capolinea, ed anche per evitare l’eventuale black list che il G20 di Londra dopodoman potrebbe varare su proposta dell’Ocse.

Il governo di San Marino ha accompagnato la lettera all’Ocse contenente l’impegno ad osservare nello scambio di informazioni nel settore fiscale lo standard Ocse compreso l’art. 26, con una azione diplomatica presso i principali paesi del G20 per illustrare la posizione sammarinese.
Lo hanno riferito oggi in conferenza stampa Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, e Gabriele Gatti, Segretario di Stato alle Finanze.

Di certo, sullo scenario mondiale, non giova a favore di San Marino,

la procedura rafforzata deliberata dal Moneyval nel dicembre scorso.

Vedi comunicato dell’Ufficio Stampa del Congresso di Stato.

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