David Oddone di L’Informazione di San Marino riferisce della terza serata di “Mafiopoly” organizzata dall’Associazione SottoMarino, cui hanno partecipato fra altri, Paolo Giovagnoli Procuratore Capo a Rimini, e Rita Vannucci, Commissario del Tribunale della Repubblica di San Marino.
Alla domanda se ha ragione il Pm napoletano Pennasilico quando dice che spesso il terminale degli affari della camorra è San Marino, la risposta è piuttosto esplicita. “Quando il sistema bancario e finanziario è esploso – dice la Vannucci – non c’erano adeguate regole e controlli. Abbiamo vissuto un decennio di completa anarchia, anche perché il bilancio dello Stato veniva fatto attraverso questo settore. Qui transita e viene ripulito il danaro: il reato principale spesso e volentieri viene commesso in Italia e i soldi vengono poi immessi nel circuito bancario del Titano. Parliamo di reati quali quelli legati alla criminalità organizzata, omicidi, droga, armi, usura, bancarotta… il ventaglio è ampio. Qualcuno queste persone a San Marino le ha portate e quello che oggi vediamo non poteva non accadere”.