Se, come per i ristoranti, nell’ assegnare il numero delle stelle della eccellenza si tenesse conto anche della stabilità dello staff, la Banca Centrale della Repubblica di San Marino ‘probabilmente, verrebbe privata della sua onorificenza‘.
Così scrive Stefano Elli di IlSole24Ore sotto il titolo: ‘Il ‘Gran Rifiuto’ di Reggia‘.
Si era certi che un osservatore attento delle cose sammarinesi come Elli non avrebbe lasciato passare sotto silenzio le dimissioni del dr. Ezio Paolo Reggia dalla Presidenza di detta Banca, fra l’altro precedute di poche ore da quelle del Vice Presidente, avv. Nazzareno Bugli.
Elli sorvola su Bugli, ma ricorda i dimissionari Biagio Bossone e Luca Papi ed il dimissionato Stefano Caringi, ed, ancor prima, agli inizi del 2008, quelle del dr. Antonio Valentini.
Il dr. Reggia, quando gli è stato chiesto se nell’effettuare la due diligence – primo impegno che si era pubblicamente assunto – aveva trovato
scheletri negli armadi di Via del Voltone, aveva risposto di non averli trovati. Di fatto ce n’è almeno uno ed ingombrante: quello della ex Banca del Titano, ora Smib (S.M. International Bank), tornata, fra l’altro, di attualità in quando posseduta al 90% dalla Smi, su cui sta indagando
la Procura di Roma, in collaborazione col Tribunale di San Marino.
Tutti i personaggi di Banca Centrale sopra nominati non possono non essersi imbattuti, a vario titolo, in qualche modo, con la questione Banca del Titano. Uno scandalo colossale che il
sistema di giustizia sammarinese di fatto continua ad ignorare.