RASSEGNA STAMPA
Dopo l’approvazione del bilancio previsionale tecnico e della legge di sviluppo, con il relativo via libera al Decreto sull’emissione dei titoli di debito pubblico, i lavori dell’Aula di San Marino sono ripresi nel pomeriggio con l’analisi di un nuovo progetto di legge particolarmente rilevante per l’integrazione del Titano con l’Unione Europea. Si tratta del progetto di legge sul recepimento della normativa UE riguardante i Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT), un passo importante per rafforzare i legami con la provincia di Rimini e migliorare le opportunità di cooperazione transfrontaliera. Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Luca Beccari, ha spiegato come l’obiettivo principale di questa legge sia rendere più efficienti i rapporti tra San Marino e la Provincia di Rimini, creando un organismo che potrà partecipare a progetti cofinanziati dall’Unione Europea. Il GECT rappresenta una modalità di cooperazione tra enti locali di diversi Stati membri, ma può includere anche Paesi terzi come San Marino. Il testo prevede l’adozione della “tecnica del rinvio dinamico”, che consentirà al Titano di recepire automaticamente le future normative comunitarie che rientrano nel campo di applicazione del GECT. Tuttavia, durante la discussione, i banchi di RF hanno sollevato alcune perplessità sul metodo scelto, in particolare sulla modalità di applicazione dell’Accordo di Associazione con l’UE. RF ha chiesto chiarimenti sulla coerenza delle modalità di recepimento adottate finora, mettendo in evidenza come la modalità scelta non sembri del tutto chiara rispetto agli approcci adottati per altri regolamenti, come quello sul sistema eIDAS. La discussione si è poi concentrata sulla necessità di un dibattito più approfondito su come San Marino intende procedere in futuro con l’acquis comunitario. Da parte della DC, è stato sottolineato che il recepimento del GECT non solo consente una gestione più funzionale dei rapporti con Rimini, ma apre anche la possibilità per San Marino di accedere a fondi europei destinati a progetti specifici, una grande opportunità per lo sviluppo del Paese, soprattutto in un contesto di crescente integrazione con l’Unione Europea (…)
Articolo tratto da La Serenissima