San Marino. I promotori dell’Istanza contro l’obbligo di cremazione dei defunti: “Ignorata e umiliata la volontà di noi cittadini”

San Marino. I promotori dell’Istanza contro l’obbligo di cremazione dei defunti: “Ignorata e umiliata la volontà di noi cittadini”

Cimiteri senza più posti, “una politica che non ascolta la gente”. Parlano i promotori dell’Istanza, bocciata, che chiedeva di non rendere obbligatoria la cremazione. L’obbligatorietà di fatto della scelta della cremazione costringe le famiglie a non poter rispettare neppure la volontà del congiunto deceduto

Il Consiglio Grande e Generale ha respinto l’Istanza d’Arengo di oltre 700 firmatari che esprimevano la preoccupazione dei cittadini di non poter scegliere liberamente al momento di morire se farsi cremare.

“Il Consiglio – affermano i promotori dell’Istanza d’Arengo – ha respinto l’istanza sulla base di una relazione del segretario per gli Affari Interni che affermava che non c’era nessun obbligo, in quanto per legge la volontà di essere cremati deve essere espressa liberamente dal cittadino, ignorando che l’obbligatorietà deriva non da norme, ma dal fatto, come sostiene l’Istanza, che lo Stato non procede alla necessaria costruzione e recupero dei loculi e pertanto di fatto è obbligatoria una sola scelta, anche contro la volontà del cittadino.

Molti Castelli sono ormai in questa difficile situazione tanto che aumenta, con notevole frustrazione e mortificazione, il numero dei famigliari obbligati a fare questa scelta anche contro l’indicazione espressa dal familiare deceduto.

I problemi del Paese sono tanti e qualcuno può pensare che questo è un problema secondario, ma i promotori dell’Istanza ritengono che una società che pensa di poter ignorare e umiliare la volontà di un cittadino su un aspetto così intimo, personale e sensibile, ha perso i suoi valori fondamentali. Oltretutto costruire i loculi necessari per lo Stato non rappresenta un costo in quanto i fruitori possono pagarne l’uso o l’acquisto”, dichiarano i firmatari dell’Istanza d’Arengo.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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