San Marino. Ieri sera la Politica con la ‘P’ maiuscola ha fatto centro in Consiglio Grande e Generale prendendo atto del risultato del quesito referendario del 15 maggio scorso riguardo alla preferenza unica ed il ripristino del diritto per gli elettori residenti all’estero di esprimere la propria preferenza sui candidati. Voti favorevoli: 50.
Vuol dire che comincia a farsi strada la cultura del referendum per la quale tanto si è battuto Pietro Franciosi, a completamento della riforma attuata con l’Arengo del 1906.
Speriamo che oggi lo stesso Consiglio si esprima mantenendo la stessa linea e con la stessa trasparenza (voto palese) sulla abolizione del quorum nelle consultazioni referendarie.
Abolizione sic et simpliciter del quorum!
La modificazione del numero degli elettori per la presentazione dei referendum, le votazioni referendarie per via elettronica, la individuazione di una o due domeniche all’anno per la celebrazione dei referendum ammessi nei mesi precedenti, potrebbero essere oggetto di una specifica legge in materia, messa a punto nello spirito della indicazione di Fanciosi.
Lo scatto della buona politica accende le speranze anche in vista delle prossime elezioni politiche.