San Marino. Il Consiglio ratifica il Decreto Legge sul rafforzamento delle misure anti Covid

San Marino. Il Consiglio ratifica il Decreto Legge sul rafforzamento delle misure anti Covid

“Nella seduta pomeridiana (20 gennaio 2022) si giunge alla Ratifica del Decreto legge n. 3 sul rafforzamento delle misure anticovid: nel corso dell’esame dell’articolato, sono approvati solo gli emendanti presentati dal governo, respinti tutti gli altri, diversi quelli ritirati”.

Così il report di San Marino News Agency, che aggiunge: “Una volta ratificato il decreto, con il voto unanime della maggioranza (30 presenti e 30 sì) e senza la partecipazione dei consiglieri di Libera ed Rf che escono dall’Aula, viene accolto l’Ordine del giorno in tema di obbligo vaccinale, sottoscritto da Pdcs, Rete, Npr, Dml, dai consiglieri Sandra Giardi e Denise Bronzetti del Gruppo misto. Il testo, in dettaglio, richiede al governo di “effettuare tutti gli approfondimenti necessari quanto prima, al fine di predisporre i provvedimenti normativi conseguenti circa l’obbligo vaccinale, da adottare con urgenza qualora si verifichi un aggravio della pandemia”.

Nel corso dell’esame degli emendamenti al decreto, il dibattito si sofferma all’articolo 10, “Attività economiche con somministrazione di alimenti e bevande al pubblico” in cui sono diversi gli emendamenti presentati: 4 di Repubblica futura, 3 di Dml, uno del Gruppo misto. Andrea Zafferani, Rf, illustra i propri emendamenti: con il primo si chiede di “mantenere la logica del Green pass ‘base’ per l’accesso alle attività economiche sia più che sufficente e che non serva il Super green pass”. Mentre gli altri tre emendamenti li ritiene “riparatori di tre assurdità che rendono il sistema meno competitivo del circondario”. Il primo riguarda l’abrogazione di limiti al numero delle persone destinate ai tavoli: “In Italia hanno scelto di prevedere il Super Green Pass per l’accesso ai ristoranti, ma senza limitazioni ai tavoli”. Il secondo chiede l’abrogazione del comma 6 del’articolo. “C’era bisogno- domanda- di mettere nel decreto che se una persona che sta passeggiando e ha bisogno di andare in bagno possa farlo solo con green pass? E’ questione di puro buon senso, bisogna toglierlo- sottolinea- non è degno di una società civile”.  Gli emendamenti di Dml sono dello stesso tenore: “Riteniamo che il Super green pass metta in difficoltà le attività- spiega Mirco Dolcini– e non risponda alla logica sanitaria, perciò sia necessario abrogarlo”. Identica la richiesta poi di abrogazione del comma relativo all’accesso ai bagni dei locali: “E’ una questione di buon senso dell’avventore, non vedo come possa essere un problema sanitario di rilievo”. Infine, Dolcini annuncia il ritiro dell’ultimo emendamento relativo all’asporto, “è identico a quello presentato dal governo”. Anche il Gruppo misto ritira il suo emendamento sul comma 6 perché “identico a quello presentato da Dml”.  Il governo presenta infine il suo emendamento che, come spiega il Sds Ciavatta, accoglie la richiesta dei gruppi di maggioranza: non sarà previsto l’obbligo del green pass per chi accede ai locali pubblici solo per fare take-away e non ci saranno limitazioni ai tavoli fino al 31 gennaio, per tutta la durata del Super green pass. Alla fine, l’emendamento del governo è l’unico accolto.

Tra gli emendamenti successivi su cui si sofferma il dibattito, anche“l‘articolo 13 bis” di Repubblica futura “Disposizioni per il personale sanitario sospeso” che propone di concedere piuttosto la possibilità di usufruire di aspettativa ai lavoratori senza certificazione, così come di destinarli al potenziamento dell’attività del centralino per a segnalazione dei sintomi covid, per la prenotazione tamponi, vaccini e tracciamenti.“Oggi continuate a dirci che saltano gli esami e le visite perché non c’è personale- motiva Nicola Renzi, Rf- non si fanno tracciamenti perché non c’è personale, ma se decidete di non usare 40 unità di personale poi la colpa ricade su di voi”. Maria Catia Savoretti, Rf sottolinea come con aspettativa ci sia anche un vantaggio economico per lo Stato, dato che con l’aspettativa “non è corrisposto lo stipendio”. Dalla maggioranza, Denise Bronzetti, Gruppo misto, spiega che in alcuni casi, l’aspettativa sia stata concessa: “E’ una strada che se è già stata aperta”. Quindi coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino. “Per tutto quanto attiene questa fase, in relazione ai diritti dei lavoratori, francamente- manda a dire- mi aspettavo che chi per legge ha in carico la difesa del lavoratore avesse fatto sentire di più la sua voce”. Il Sds Ciavatta: su possibilità di utilizzar aspettativa sarà mia cura fare verifiche con capo del direttore generale che deve gestire queste dinamiche, nel decreto non è stato previsto percè tutti i non vaccinati sono stati ricollocati, c’è situazone in cui certamente hanno stipendio ridotto rispetto prima ma sono tutti ricollocati, forse eccetto uno. Sull’altro comma, ne abbiamo discusso da quanto introdotto questo provvedimento con parti sociali, chi ha deciso di non aderrire a campagna vaccinale i Italia è stato sospeso, noi abbiamo dato a tutti garanzia di ricollocazione e di piccola smma per sostentamento. Sistema sanitario è delicato, gli stessi pazienti ci chiedono garanzie, abbiamo avuto l’attenzione, io stesso ho un amico che è stato sospeso, ma non possiamo esimerci dal farlo. Su tracciamento, stiamo parlando di chi tratta sintomi covid, ci voglion oanche conoscenze di uncerto tipo, qualsiasi modifica non può che essere discussa con parti sindacali  enon può essrepresa da aula consiliare. Zafferani il fatto che sono stati tutti ricollocati è altro tema. Se un lavoaore preferisce fare altro anziché prendere 600 euro al mese invece che ‘fareil custode’ perché deve essergli impedito qualcosa previsto dal disposto contrattuale?  L’emendamento viene infine respinto”.

Con la ratifica del decreto e l’approvazione dell’Ordine del giorno della maggioranza la seduta si conclude. Domani mattina i lavori riprenderanno al comma 15, con la ratifica di altri decreti.

Di seguito un estratto del dibattito sull’Odg di maggioranza.

 

Ordine del giorno 

Maria Luisa Berti

Roberto Ciavatta, Sds di Stato per la Sanità

Nicola Renzi, Rf

Vladimiro Selva, Libera

Mirco Dolcini, Dml

Manuel Ciavatta, Pdcs

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete

Sandra Giardi, Gruppo misto

Gian Nicola Berti, Npr

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