San Marino. Il coordinamento frontalieri si attiva per la fase di mobilitazione ‘alternativa’

San Marino. Il coordinamento frontalieri si attiva per la fase di mobilitazione ‘alternativa’

Il tempo è scaduto e le risposte non arrivano: il Coordinamento si attiva per la fase di mobilitazione “alternativa”
E’ triste, dopo tutto questo tempo, dover passare in rassegna i soliti argomenti a nostro sfavore, ma la premessa è necessaria per dare un quadro organico della situazione ai lavoratori.
E sottolineiamo lavoratori, Sammarinesi e non, perchè la guerra fra poveri non conviene a nessuno.
Certamente gli argomenti di attualità sono il rinnovo del contratto e la riforma fiscale, problemi che interessano tutti i lavoratori e ai quali la politica Sammarinese per troppo tempo non ha dato risposte.
La favoletta degli intoppi tecnici non la beve più nessuno, è evidente che non esiste la volontà politica di raddrizzare questa situazione. E così il disavanzo pubblico cresce mentre le condizioni dei lavoratori continuano a peggiorare, con l’inflazione che divora anno dopo anno i salari. E i Frontalieri, derelitti fra i derelitti, stanno ancora peggio.
La Franchigia è passata da 8.000 a 6.700 Euro, ma la cosa ancora più grave è che il testo di legge prevede che ai fini della determinazione della misura di acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per l’anno 2013 non se ne terrà più conto. Traduzione : oggi ve la diminuiamo, domani ve la togliamo. Sul fronte Sammarinese non va meglio. La sospirata riforma fiscale come abbiamo già detto è lontana, ma nel frattempo l’art. 56 continua ad esistere e a sottrarre denaro alle nostre tasche. Il provvedimento di recupero fin troppo parziale varato in questi giorni dal Governo Sammarinese per i redditi lordi inferiori a 25.000 Euro è talmente insufficiente e malfatto da risultare offensivo. E quei pochi diritti che avevamo conquistato dopo anni di lotte sindacali, come ad esempio la stabilizzazione a tempo indeterminato per i lavoratori che lavoravano nella stessa azienda da diversi anni, sono stati sospesi con un vile colpo di spugna.
A questo punto ci rimangono due alternative : o ce ne andiamo o decidiamo di fare qualcosa per questo Paese, che ci ha adottato e a cui teniamo. Il Coordinamento senza indugi sceglie la seconda strada, e chiama a raccolta tutti i Lavoratori e in generale tutte le forze sane del Paese per fare si che questo sogno si avveri.
Continueremo a coltivare tutte le vie diplomatiche, ma allo stesso tempo avvieremo in tempi brevissimi iniziative di mobilitazione “alternative”. I nostri rappresentanti aziendali sono già al lavoro per coinvolgere il numero più alto possibile di lavoratori, perchè è evidente che questo è l’ultimo tentativo possibile. Sul tavolo mettiamo già alcune proposte, ma nello stesso tempo invitiamo i lavoratori a suggerirne altre. Lo possono fare già da subito sul portale Facebook : https://www.facebook.com/groups/coord.frontalieri.rsm/ oppure via mail a : frontalieri.rsm@gmail.com, o più semplicemente segnalandole al rappresentante aziendale di riferimento.
Nel frattempo una delegazione del Coordinamento la prossima settimana salirà al Pianello in occasione del Consiglio Grande e Generale e chiederà di essere ricevuta per chiedere la sospensione dell’art. 56 fino a quando non sarà varata la riforma fiscale.
In più sottoponiamo al giudizio dei Lavoratori una serie di proposte di mobilitazione :
1) Sciopero dei consumi
2) Circolazione su superstrada al limiti minimi consentiti dalla legge
3) Eventi e manifestazioni al di fuori dell’orario di lavoro
E’ evidente che queste iniziative avranno successo solo se seguite da un alto numero di Lavoratori, come è altrettanto evidente che senza queste iniziative il nostro destino sarà irrimediabilmente segnato. Perciò il tempo degli alibi è finito, i diritti non vengono dal cielo è ciascuno di noi è responsabile del proprio futuro.
TUTTI UNITI CE LA POSSIAMO FARE!!
Coordinamento Frontalieri Repubblica di San Marino

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