Ha fatto colpo a suo tempo presso i media della Repubblica di San Marino l’arrivo in contemporanea di due notizie comportanti per lo Stato un onere ritenuto all’incirca uguale (300 mila euro): il blocco del Fondo di solidarietà e la sottoscrizione della consulenza Rothschild.
Da parte del Governo si è urlato contro l’accostamento, ritenuto una gratuita cattiveria.
Oggi si sa che il Fondo di solidarietà non è altro che un prestito, che persone costrette a vivere senza più risorse perché impossibilitate a usufruire degli ammortizzatori sociali, devono restituire (e non a lunghissimo termine).
Oggi – non essendo arrivata alcuna smentita in merito – si è costretti a rassegnarsi a ritenere che il contratto Rothschild non solo è pericolosamente indefinito nella spesa globale, ma che non essendo atto di diritto sammarinese (essendo stato firmato, a quanto pare, in Italia, forse a Milano), in caso di controversia, sarà il tribunale di altro Stato a intervenire, con tutte le conseguenze del caso.
Purtroppo, quindi, non è ancora affatto caduto il sospetto di una situazione similare a quelle delle convenzioni per il Parcheggione (con lunghissime e gravose servitù sul suolo pubblico) e per l’Albergone di Murata (questione giochi, Singapore, forse ancora non completamente chiusa nonostante gli enormi esborsi).
OGGI
GIORNALI PARLANO
DI …
Marino di N. Montebelli
di Ranfo