Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Minaccia, truffa ed estorsione accuse pesanti per sammarinese / Caso Cici, il Gip accoglie le istanze dell’imprenditore viterbese
L’imprenditore
viterbese che si è
sempre detto vittima di raggiri
da parte dei vertici di due società
sammarinesi, dopo un lungo
calvario giudiziario fatto di cause
civili dove erano spariti documenti
a suo discarico, impossibilità
di fare valere le proprie
ragioni che hanno portato anche
alla denuncia e rimozione di un
giudice del tribunale di Viterbo,
sembra vedere la luce.
Questa volta ad accogliere le
istanze di Gaetano Cici è addirittura il Giudice per le indagini
preliminari Francesco
Rigato che ha ravvisato la sussistenza
delle accuse sostenute.
Tanto più che in prima battuta il
Pubblico ministero Conti aveva
chiesto l’archiviazione del caso.
La parte offesa, Cici, aveva impugnato
l’archiviazione e il Gip
ha dato ragione all’imprenditore
viterbese sottolineando che allo
stato la richiesta di archiviazione
non può essere accolta.
Non solo. Ha già fissato per il
prossimo 16 dicembre l’udienza
nella quale Alberto Giancarlo
d’Angelo, amministratore della
Ala spa dovrà rispondere di
accuse pesanti. Il Gip, quindi,
contestando l’archiviazione, invita
il Pm a formulare il capo di
imputazione a carico dell’amministratore
sammarinese. Le
accuse sono pesanti. Gli articoli
contestati come si legge dall’ordinanza
del Gip sono il 110, 612,
629 e 640, rispettivamente concorso
di più persone nel reato,
minaccia, estorsione e truffa. […]
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