Intervista a tutto tondo rilasciata dal dr. Lamberto Emiliani, giudice del Tribunale della Repubblica di San Marino e cittadino sammarinese, a Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino.
C’è un accenno anche alla malavita siciliana e pugliese a San Marino.
(…) E ci sono, le infiltrazioni? «C’erano e ci sono: altro non si tratta se non di connivenza tra la mafia dell’Italia meridionale e il malaffare sammarinese, che comprende professionisti, imprenditori, politici ».
Com’è cambiata San Marino dal ’46 ad oggi? «Il cambiamento grosso è avvenuto quando certa classe politica è scomparsa, all’incirca negli anni Settanta. Quando fu superata e messa da parte, le subentrò una classe politica che ha cominciato a frequentare quella brutta cosa che è il connubio tra politica e affari. Un periodo storico che a mio avviso non è stato del tutto superato e che ha invece vissuto il suo apice con le 12 banche, le 70 finanziarie, le migliaia di società commerciali. Il legame politica- affari è la perdita del senso di legalità, che ha portato il Titano a vivere in un sistema di legalità ridotta».
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