“In fondo se l’è andata a cercare”, “poverino, era stressato”, “certo, anche lei non era uno stinco di santo”, “troppo bella per uno come lui”, “ma come era vestita?”, sono solo alcune delle frasi che si sentono riportare, purtroppo a volte anche da mezzi di informazione o da rappresentanti delle istituzioni, per giustificare un fatto atroce.
Pensieri radicati in un modello patriarcale di società che vede la donna penalizzata e che spesso percepisce anche solo la maternità come handicap impedendo alle donne di poter accedere alla carriera lavorativa sulla base della propria formazione e capacità. Un modello che vede la donna, anche se fortunatamente sempre meno, come un gradino sotto alle capacità maschili.
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