San Marino. Il no dei commercialisti alla riforma tributaria in salsa Csu

San Marino. Il no dei commercialisti alla riforma tributaria in salsa Csu

Nell’imminenza dell’inizio, a San Marino,  della XXVIII legislatura, i commercialisti ribadiscono il loro no alla riforma tributaria nel testo approvato dalla Commissione Finanze ed ulteriormente stravolto da un ‘incostituzionale’ accordo fra il precedente governo e la Centrale Sindacale Unitaria.

In merito ai provvedimenti che il nuovo esecutivo dovrà adottare, dall’Ordine
dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili si chiede alla politica
“più attenzione e più collaborazione rispetto al passato, più rispetto dei ruoli
e delle funzioni degli ordini professionali, più tutela della par condicio dei
lavoratori autonomi rispetto alle altre categorie di contribuenti”.
“Abbiamo
assistito – dichiarano il presidente Marino Albani e la vice presidente Pier
Angela Gasperoni – nei mesi scorsi a gravi esempi di lesione di questa par
condicio, quali la Riforma previdenziale prima e la Riforma Tributaria poi,
approvata fortunatamente solo in Commissione Finanze. Per non parlare di quel
mostro giuridico dell’accordo anticostituzionale tra la Segreteria di Stato alle
Finanze e la CSU che ha incredibilmente accreditato una parte sociale a
pretendere dal governo un trattamento fiscale punitivo verso la categoria dei
lavoratori autonomi ed in pratica un azzeramento della pressione fiscale sui
lavoratori dipendenti. Per l’Ordine questo accordo anticostituzionale non ha né
può avere alcun valore e pertanto si aspetta, in via pregiudiziale, che il nuovo
governo non ne tenga conto per la prossima Riforma Tributaria se vuole che
questa sia all’insegna dell’equità e della giustizia”
.

Vedi comunicato stampa, Commercialisti 

 

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