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“Il nuovo dg ha contatti con uno vIcIno a gruppo Cis” / Opposizioni critiche sulla nomina in Bcsm di Raffaele Capuano
“Continua la prepotenza della Maggioranza. E proseguono i collegamenti di personaggi da loro nominati nei gangli più importanti di Banca centrale con realtà finanzirie sammarinesi”. La nomina del nuovo direttore generale di Bcsm, Raffaele Capuano, non piace alle Opposizioni. Contrarie sia sul metodo di selezione, che sulla persona scelta. E a rendere noti i “collegamenti di Capuano con soggetti finanziari sammarinesi” è Marco Gatti, Pdcs: “Della sua nomina l’ho saputo addirittura da mia moglie che aveva letto la notizia da qualche parte. Immaginate voi quanta voglia di condivisione con noi ci possa essere all’interno della Maggioranza. Così ho cercato di capite chi fosse, quale curriculum avesse. E subito è balzato agli occhi alcuni contatti che Capuano ha”.
Il riferimento dell’esponente di opposizione è ad Angelo Deiana, già in Montepaschi di Siena e consigliere delegato di Scudo Investimenti, società di gestione del Gruppo Cis. Attualmente Deiana e Capuano fanno parte dell’Associazione Nazionale Private & Investment Bankers rispettivamente come presidente e responsabile del Comitato Scientifico. “Che l’unico contatto con San Marino – osserva Gatti – sia con la banca che da tempo è al centro del dibattito politico ci sembra inopportuno”. Secondo i consiglieri di minoranza il Governo è malato di schizofrenia: mentre sbandiera il cambio di metodo e di voglia di condivisione con le opposizioni, dall’altra sbaglia tutte le nomine a colpi di maggioranza”. Dice Roberto Ciavatta, DiM: “Da dieci giorni assistiamo a continue dimissioni e nuove nomine, evidentemente il Governo vuole portare avanti una partita che conoscono in pchi”. E aggiunge Alessandro Cardelli, Pdcs: “Abbiamo chiesto un incontro in Ufficio di Presidenza alla luce di quanto accaduto in Bcsm perché nessuno era a conoscenza di questa nomina. E poi emerge che ci sono collegamenti con soggetti privati che operano qui a San Marino. Pensare che lo stesso Esecutivo aveva detto che il nuovo Dg non avrebbe dovuto avere collegamenti con soggetti privati”. Sottolinea Iro Belluzzi, Psd: “Di tutti questi errori ne pagheranno le conseguenze le future generazioni. Qui non c’è più un approccio democratico. Noi chiediamo più trasparenza soprattutto sulle nomine”. E Alessandro Mancini, Ps chiosa: “Purtroppo la storia si ripete: nessuna condivisione. Ci hanno preso di nuovo in giro”.