San Marino. Il presidente della Cooperativa Latte annuncia: “Manifesteremo e diremo la verità con nomi e cognomi, il Paese deve sapere”

San Marino. Il presidente della Cooperativa Latte annuncia: “Manifesteremo e diremo la verità con nomi e cognomi, il Paese deve sapere”

Guidi: “Relazione di parte sulla Centrale del Latte, se Canti non capisce i problemi come può risolverli? Manifesteremo e diremo la verità con nomi e cognomi, il Paese deve sapere. Siamo pronti al confronto da subito su ogni argomento. Conosciamo bene la situazione, abbiamo fatto quello che lo Stato fino ad oggi non ha avuto il coraggio di fare”

“Manifesteremo nel Paese, e se non ce lo permetteranno siamo già d’accordo di andare a manifestare fuori dei confini, ma diremo tutta la verità, con nomi e cognomi, e con tutti i dispetti che ci sono stati fatti in tutti questi anni. Siamo veramente stanchi. Tra la fine di agosto e i primi di settembre la cosa deve avere un iter definitivo. Il segretario Canti faccia quello che vuole, ma il Paese deve sapere come stanno le cose”. È un amaro sfogo quello del presidente della Cooperativa agricola latte sammarinese, Pino Guidi, all’indomani della pubblicazione di una relazione tecnica commissionata dal segretario di Stato al Territorio Stefano Canti, e da quest’ultimo – pare – inviata non alle regolari testate giornalistiche di San Marino, ma solo a un sito, un modus operandi quanto meno singolare.

Nella relazione del dott. Cerlesi, definito “noto ed importante esperto e tecnico del settore alimentare-lattiero-caseario”, in pratica si insinuano dubbi sull’utilizzo dei 912.000 euro stanziati dal governo per la manutenzione straordinaria dell’immobile della Centrale del Latte. Nel sito si scrive che la Relazione “impietosamente, ma correttamente, fotografa la situazione di estrema difficoltà della gestione della Centrale del Latte”

“Una relazione di parte commissionata dal segretario Canti – sottolinea il presidente della Cooperativa, Pino Guidi – Quando il segretario, circa due mesi fa, l’ha letta in Commissione Cooperazione, il rappresentante della Cooperativa Latte in quell’occasione disse: ‘Questa relazione, certamente di parte, ha molte lacune. Tuttavia ci sono degli spunti interessanti per cui chiediamo di averla’. Noi l’abbiamo ricevuta però solo dopo un mese”. È un fiume in piena Pino Guidi, che continua: “Allora pensavamo che il segretario Canti, prima di fare circolare delle veline di un suo consulente le avesse almeno lette. Adesso viene fuori che la ristrutturazione dell’immobile per 912.000 € è riferita a soli 50 metri quadri di ristrutturazione… Un enorme abbaglio perché i metri quadri sono riferiti alla messa in sicurezza della pavimentazione del piano di lavoro della Centrale, che è in realtà di 488 metri quadri! E dire che quel piano era fatiscente è un eufemismo, perché in realtà era completamente marcio. Quindi, se il segretario Canti non riesce a capire queste cose, come fa a comprendere tutti i problemi della Centrale e venire a trattare con noi problemi complessi che abbiamo spiegato più volte e che abbiamo la netta sensazione che il segretario non abbia compreso?”.

Secondo lei quindi c’è un qualche motivo recondito? “Oltre a queste gravi affermazioni della Relazione, c’è il problema che ci sono altre parti mancanti a riguardo della ristrutturazione. Per esempio non si fa menzione del ripristino di tutto il solaio, delle reti di scolo, della piastrellatura di tutte le pareti, della messa in sicurezza dell’igiene sanitaria, perché la situazione era tale che in un’industria alimentare non è concepibile. In più la Relazione nel suo complesso è deficitaria in molte parti. Non sono nominati neanche i grandi interventi strutturali che abbiamo fatto, sia al piano di lavorazione che al piano -1. Questo per dire che se il Segretario Canti non legge nemmeno le relazioni del proprio consulente, qualche problema c’è”.

Ma a questo punto non era più facile demolire tutto e ricostruire in maniera più ergonomica? “Guardi, sfonda una porta aperta. Quando sono entrato lì dentro ho detto ‘perché non prendiamo un capannone che abbia solo le pareti? Avremmo fatto tutto meglio e spendendo molto meno, ma sono discorsi inutili adesso, perché io sono entrato dopo, e quando sono entrato sono entrato col cuore, non con i conti. E ho trovato una situazione così…”.

Mercoledì una delegazione della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese ha avuto un colloquio coi Capitani Reggenti “Sì, posso affermare che gli amministratori della centrale hanno fatto un atto molto importante andando a incontrare la prima Istituzione del paese. Coi Capitani Reggenti il rapporto è stato molto corretto, c’è stato un dialogo sincero. La Reggenza ha giustamente evidenziato il loro ruolo super partes e che quindi avrebbero messo agli atti di un prossimo Congresso di Stato questa Relazione, che è composta di 16 punti in 8 pagine. I Reggenti possono studiarla insieme alle Istituzioni e portarla appunto in Congresso di Stato. Siamo molto grati per la disponibilità mostrata dalla Reggenza, e a questo punto aspettiamo il responso per capire come procederà la questione. Noi, come abbiamo detto, siamo pronti ad andare avanti nella gestione della Cooperativa, perché noi non abbiamo sbagliato niente: abbiamo fatto una grande ristrutturazione, dei progetti innovativi sulle produzioni, abbiamo fatto un’operazione di marketing particolare con etichette e con formaggi nuovi, abbiamo instaurato relazioni importanti con diversi stati, come l’Italia e la Federazione Russa, per avere degli accordi commerciali che il Segretario Canti al momento sta bloccando. Tutto alla luce del sole: autorizzazioni, protocolli coi vari ministri ecc. Il Segretario Canti sa di queste cose dal luglio 2021, solo che invece di stare sul pezzo preferisce fare il polemico con noi. Visto che Canti appartiene al Pdcs, e che da lì vengono molte critiche alla nostra gestione della Centrale, abbiamo chiesto di avere uno spazio nell’ambito della Festa dell’Amicizia per difendere la reputazione e gli interessi della Centrale del Latte. Abbiamo avuto quindi un incontro col vertice del Pdcs: Presidente, Segretario Generale, Vice Segretario e Capogruppo. Hanno ascoltato le nostre motivazioni dopodiché ci hanno chiesto di soprassedere all’intervento alla Festa dell’Amicizia garantendoci però il loro interessamento. In particolare il Presidente Pasquale Valentini ci ha detto: ‘Da voi abbiamo sentito delle cose, mentre il Segretario Canti ce ne dice delle altre, quindi dobbiamo mettere a confronto le vostre affermazioni, capire cosa c’è di vero, dove sono le inadempienze e come è possibile trovare un accordo per una soluzione’. Una proposta a nostro parere molto saggia, e abbiamo ribadito che siamo pronti al confronto su ogni argomento fin da subito. Conosciamo bene la nostra situazione, abbiamo fatto tutto quello che lo Stato fino da oggi non ha avuto il coraggio di fare nei confronti della Centrale del Latte”.

Ci sono voci di una possibile Liquidazione Coatta Amministrativa della Centrale “Stiamo parlando di un’azienda presente sin dagli anni ‘60. Parliamo della chiusura della filiera agro-alimentare più vecchia del territorio, partita sotto la direzione del rag. Francioni. Potete immaginare questa mattina quando abbiamo visto su internet una parte della Relazione… Mi chiedo sinceramente se Canti è così distratto perché ha altro da fare, o per motivi politici vuol far chiudere la Centrale? Dopo la mia intervista di ieri (su Rtv, ndr) ho ricevuto molti messaggi allarmati che mi chiedevano: ‘Ma cosa avete combinato che vogliono far chiudere la Centrale?’ Ora aspettiamo i passaggi prima della Reggenza, e quindi del Congresso di Stato, e poi della Democrazia Cristiana, e poi bisogna trovare il modo di avere una relazione industriale. Finora su di noi hanno gettato fango e bugie, un discredito della Cooperativa che noi non accettiamo. Siamo cinque famiglie onorate, abbiamo un passato e una storia in questo paese, e abbiamo finanziato la Cooperativa per l’amore che abbiamo per l’agricoltura e la zootecnia, mettendoci i nostri soldi. Parliamo di 1.837.000 euro… il milione di euro che lo Stato ci avrebbe dato è una favola! E’ una bugia, e siamo in grado di dimostrarlo. In conclusione voglio ribadire che noi abbiamo il massimo rispetto per le Istituzioni, in primis la Reggenza, e per la dirigenza del Pdcs. Ora vediamo se c’è la possibilità di condurre delle relazioni negoziali industriali, altrimenti noi diremo tutto al Paese. Il fango non lo vogliamo più, adesso basta”.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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