San Marino. Il Segretario di Stato Righi speaker ad Abu Dhabi in occasione dell’Annual Investment Meeting

San Marino. Il Segretario di Stato Righi speaker ad Abu Dhabi in occasione dell’Annual Investment Meeting

L’intervento sull’economia sostenibile alla presenza del Ministro della Tolleranza emiratino, poi l’incontro presso la sua residenza

Si concluderà oggi la missione del Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio Fabio Righi ad Abu Dhabi dove ha preso parte all’edizione 2023 di AIM, l’Annual Investment Meeting organizzato dal Ministero per l’Industria e la Tecnologia Avanzata degli Emirati Arabi con il sostegno di UNIDO, l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite e ITP Network.

Dopo alcuni incontri tecnici con imprenditori ed investitori il Segretario Righi aveva sostenuto nella giornata di ieri un importante e pragmatico bilaterale con il Ministro di Stato per il Commercio estero degli Emirati Arabi S.E. Thani bin Ahmad Al Zeyoudi e con la Camera di Commercio di Abu Dhabi. Questa mattina una sessione di interviste con la stampa locale e specializzata.

Evento centrale di oggi l’intervento del Segretario di Stato al Panel voluto da Sua Eccellenza Sheikh Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, Ministro della Tolleranza e della Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti sul tema “Promuovere un’economia di mercato sviluppata attraverso le politiche educative, la tolleranza e la diversità”. Al termine dell’incontro il Segretario di Stato Fabio Righi è stato invitato insieme all’Ambasciatore di San Marino negli Emirati Arabi Elisabetta Bucci nella sua residenza.

“Siamo davanti ad emergenze per cui il mondo ha poco tempo per intervenire –ha detto il Segretario di Stato Righi nel suo intervento– pensiamo alle sfide della transizione ecologica, digitale, energetica rispetto alle quali non abbiamo ancora soluzioni definitive e che dipenderanno dalla nostra capacità di evolverci, di sviluppare nuove soluzioni, nuovi modelli, una migliore gestione delle risorse. In questo percorso credo ci siano due elementi importanti e fondamentali: il primo è un maggiore ascolto della politica; il secondo è lo sviluppo di una rinnovata cultura imprenditoriale che non veda il semplice profitto come unico risultato dell’attività imprenditoriale. Dobbiamo implementare gli sforzi perché le nostre scuole, le nostre università siano sempre più connesse -ha detto Righi-; raggiungere accordi che favoriscano l’internazionalizzazione delle nostre imprese ed elaborare un nuovo modello economico e culturale ma soprattutto nuovi strumenti che possano condurre i nostri paesi verso una maggiore e più piena internazionalizzazione. Dobbiamo creare sempre più un contesto che porti il sistema di imprese private a contribuire al raggiungimento delle sfide sociali che ogni paese oggi ha e in questo la politica ha il compito di fornire tutti gli strumenti. La politica e l’impresa sono mondi fatti da persone e quindi lo sviluppo dei nostri sistemi economici e sociali non dipendono da null’altro se non dalla capacità delle persone provenienti anche da paesi diversi, da culture diverse, a volte distanti, di poter lavorare insieme, e per poter lavorare insieme noi non dobbiamo dirlo solo a parole dobbiamo farlo nei fatti, dobbiamo abituarci a farlo. Sono fermamente convinto -ha concluso Righi- che questi obiettivi non dipendano solo dalla capacità dei singoli paesi di creare nuovi uffici, di fare nuovi piani, nuovi progetti o di stanziare ingenti risorse economiche ma dalla loro capacità di lavorare insieme e dalla capacità di creare nuove opportunità per le nostre aziende per poter prosperare e sviluppare rapidamente il proprio business e garantire così un futuro migliore per i nostri cittadini e per il nostro pianeta, rimettere al centro i valori della libertà, dell’inclusione, della tolleranza, dell’ascolto, della collaborazione”.

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