Angelica Bezziccari di L’Informazione di San Marino sotto il titolo Il silenzio degli onesti prende le mosse dalla indagine Tibet, per denunciare che a San Marino ancora di fatto non ci si sta adoperando come si dovrebbe per contrastare la malavita organizzata (presente con 15 clan).
Anzi si è costretti a constatare che l’omertà a San Marino
ancora permane, che la tracotanza e l’arroganza è ancora
più forte di prima, e si sta cercando, tramite il controllo
dei media, di smentire i fatti e di ometterli, offendendo
in questo modo anche l’intelligenza dei cittadini. E’ vero
che rimarrà sempre una battaglia di pochi quella contro
la mafia e il malaffare finché a prevalere sarà “il silenzio
degli onesti”, ovvero il silenzio e l’omertà della gente
comune che magari non ha commesso crimini, ma ha
contribuito, con la propria indifferenza, menefreghismo
e individualismo, alla loro genesi e proliferazione.
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E’ amaro dover rilevare che un giornale sammarinese, nel riferire dell’indagine Tibet con tanto di personaggio della ‘ndrangheta operativo anche nella Repubblica di San Marino, di detto personaggio ha fornito solo le iniziali, come se fosse un minore da proteggere in base al codice deontologico degli operatori dell’informazione.