La Csu ha proclamato dalla prossima settimana un programma di assemblee con i lavoratori di Industria ed Artigianato.
Di certo, qualora vi fossero ancora dubbi, sono emerse le vere
intenzioni dell’ANIS, e cioè di impedire al sindacato qualunque spazio
di trattativa, non solo nell’immediato a causa della crisi, che peraltro
non riguarda l’intero sistema economico, ma per tutti gli anni a
venire, smantellando il Contratto Collettivo. Tutto questo mentre:
–
non arrivano gli accordi con l’Italia, determinanti per l’operatività di
buona parte delle imprese come denunciato recentemente dalla Camera di
Commercio;
– emerge con sempre maggior frequenza l’inquinamento del nostro sistema economico da parte della malavita organizzata;
–
il Governo non è in grado di mettere in atto un concreto progetto di
sviluppo a fronte di oltre 2000 posti di lavoro persi negli ultimi 3
anni, dei quali solo la metà recuperati;
– i disoccupati aumentano,
in particolare i giovani, e con essi le difficoltà delle famiglie di far
fronte alle spese necessarie al proprio sostentamento;
– il nostro
Paese si sta indebitando in maniera preoccupante ed il Governo non è in
grado di portare a termine una seria riforma fiscale che faccia emergere
i redditi reali di tutti i contribuenti, tassandoli adeguatamente, ma
solo di applicare imposte straordinarie ai soliti noti, come le
addizionali IGR, la tassa su tutti gli immobili e quella vergognosa ai
lavoratori frontalieri.
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