San Marino. In Consiglio progetto di legge per la riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero

San Marino. In Consiglio progetto di legge per la riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero

Ieri il Consiglio grande e generale non ha approvato la procedura d’urgenza
per l’assestamento di bilancio che comprendeva la ricapitalizzazione

della Cassa di risparmio. Era necessario raggiungere la maggioranza dei
due terzi (39 voti favorevoli), ma i sì sono stati solo 3
2. Il
provvedimento di legge necessita così della seconda lettura.

La seduta è poi proseguita con una serie di progetti di legge in prima lettura tra cui quello presentato da maggioranza e opposizione per la
riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero. La
relazione è stata letta dal consigliere del Pdcs Giovanni Francesco
Ugolini.

Giovanni Francesco ugolini, Pdcs: “Il presente progetto
di legge completa l’iter avviato con l’ordine del giorno approvato il
24 novembre del 2009, con il quale si evidenziava la ‘necessità’ di
adeguare l’operatività della Consulta alle mutate condizioni generali e
politiche del Paese e per il quale si dovevano ‘predisporre’ le modifiche
ritenute più opportune per consentire alla consulta stessa di
continuare ad esercitare le funzioni per le quali è stata istituita.
La
Consulta dei sammarinesi all’estero ha più volte insistito
sull’importanza di riconoscere nuovamente il proprio ruolo di organo
piuttosto che di organismo, sulla richiesta di essere preventivamente
consultata riguardo le decisioni concernenti i cittadini residenti
all’estero e sulla disponibilità a rendere più snella la composizione
dell’assemblea dei delegati con positive ricadute economiche. D’altra
parte il ruolo storico e la numerosità della comunità sammarinese non
residente che raggiunge circa la metà della popolazione residente rende
il tema del rapporto con la Consulta, che ne è la legittima
rappresentante, di primaria importanza democratica, culturale e sociale.
Su
queste basi si è innestato un confronto tra il governo e la consulta
che negli ultimi mesi, dato anche il forte invito della Consulta a
raggiungere la conclusione del percorso, ha visto i partiti disponibili
ed impegnati per giungere alla riforma oggi presentata. Si tratta quindi
di un testo su cui già si sono espresse positivamente tutte le forze
politiche presenti in Consiglio grande e generale e su cui il governo ha
dato la propria approvazione al fine di rendere operativa la riforma in
tempo utile per l’organizzazione della prossima Consulta generale di
ottobre.
Un confronto che ha dato modo a tutti i partiti sammarinesi
di apprezzare lo spirito di disponibilità e di attaccamento alla
Repubblica evidenziato ad ogni riunione con i delegati della Consulta, i
quali partecipano al consolidamento dei legami tra i cittadini
residenti in territorio e quelli residenti all’estero evidenziando anche
l’opportunità della collaborazione economica che può essere messa a
disposizione da chi vive in altri Paesi, ma ha a cuore le sorti di San
Marino, in particolare in un momento storico così delicato”.
Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari esteri:
“Il governo ha seguito l’iter del progetto di legge, che è frutto di un
risultato significativo che ha trovato convergenze tra la Consulta e
tutti i gruppi politici che ne sono i promotori. Sono rimasta perciò
sorpresa che i gruppi non abbiano deciso di licenziare il provvedimento
in un’unica seduta, avremmo evitato di prolungarne i tempi, anche
perché, eventuali modifiche, se ci fossero, dovrebbe poi essere
riproposte alla Consulta. Non è il governo promotore del progetto di
legge e registro quindi la decisione assunta”.

Vedi resoconto Agenzia Dire-Torre1

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