San Marino. In Consiglio progetto di legge per la trasformazione dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi pubblici in spa

San Marino. In Consiglio progetto di legge per la trasformazione dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi pubblici in spa

Ieri il Consiglio grande e generale non ha approvato la procedura d’urgenza
per l’assestamento di bilancio che comprendeva la ricapitalizzazione

della Cassa di risparmio. Era necessario raggiungere la maggioranza dei
due terzi (39 voti favorevoli), ma i sì sono stati solo 3
2. Il
provvedimento di legge necessita così della seconda lettura.

La seduta è poi proseguita con una serie di progetti di legge in prima lettura tra cui quello per la trasformazione dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi
pubblici in società per azioni
, presentato in aula dal segretario di
Stato competente, Fabio Berardi.

Fabio Berardi, segretario di Stato per i rapporti con l’Aass:
“Il percorso di trasformazione dell’Aass in società per azioni di
diritto privato va incontro a una esigenza già da tempo individuata per
dare maggiore autonomia all’Ente. E’ stato aggiornata la struttura
organizzativa e di bilancio per permettere una corretta impostazione di
amministrazione e controllo delle diverse aree operative, ridurre i
costi di gestione ed aumentare l’efficienza dei processi e, infine,
rendere compatibile il bilancio dell’Aass con i criteri internazionali
riservati agli operatori del settore energetico e dei servizi
Il
progetto di Legge è stato strutturato con riferimento alle linee di
principio della Legge sulle Società, dando precisa esecuzione a tutti i
temi citati nel programma di governo, affrontando nell’articolato tempi e
modalità di revisione dell’organigramma aziendale
Per quanto attiene
agli assetti proprietari, il progetto di legge nel dotare l’Ente di
personalità giuridica di diritto privato mantiene allo Stato la
proprietà delle reti e degli impianti e il 100% del pacchetto azionario
della Società. Le funzioni in capo all’Aass sono state aggiornate e
riviste nell’ottica di rendere più rispondente la natura strutturale
dell’azienda al ruolo di una moderna multiutility.
Sotto il profilo
dell’autonomia economica dell’Ente, condizione indispensabile per
l’efficacia del processo di trasformazione, è d’obbligo ricordare come
dal 2009 al 2011 il trend
dell’andamento di bilancio sia passato da forti passività (-4.574.471,06 euro nell’anno 2009) a una costante chiusura dei conti con segno positivo (+2.385.237,34 euro nel 2010, +2.674.664,17 euro stimato per il 2011), con previsioni che consolidano questo risultato anche per il 2012.
A
influire sull’andamento economico dell’Aass sono state le opportunità
aperte dalla liberalizzazione del mercato energetico, che ha fino a
questo momento ha sempre generato utili, ma è importante rilevare che
nel 2012 anche il risultato della gestione operativa tornerà, dopo anni,
a riportare un segno positivo indipendentemente dall’acquisto
dell’energia, attestandosi attorno al pareggio di bilancio. Questo
risultato, dovuto agli effetti della razionalizzazione delle
operatività, è un fattore determinante nel pianificare il futuro
dell’Azienda dei Servizi
L’Azienda è pronta a trasformarsi senza
traumi economici o dotazioni straordinarie che non trovino
corrispondenza nella sua reale dimensione patrimoniale, ferma restando
la necessità di poter mantenere aggiornato e flessibile il sistema
tariffario delle utenze. Da ultimo, è rilevante specificare che il
progetto di legge stabilisce tempi e modalità, determinati a seguito di
confronto sindacale, con i quali il personale dipendente potrà
effettuare una scelta relativa all’impianto normativo del contratto di
lavoro, di diritto pubblico o privato, cui vorrà aderire. Significativa
l’introduzione di una clausola di ripartizione degli utili che ribadisce
la volontà dell’Ente di stimolare responsabilità e senso di
appartenenza fra il personale dipendente, fatti salvi tutti i diritti
maturati da ciascuno”.
Enzo Colombini, Su: “La
trasformazione in spa ci lascia molto perplessi, a livello europeo si
mettono in discussione le aziende autonome e le spa degli enti locali.
Non ci sono garanzie sugli sprechi. Non ne vediamo l’utilità”.
Andrea Zafferani, Ap:
“Si parla di esternalizzazione, di funzione o altro? Non vorrei che
questo articolo 34 andasse eliminato dall’articolo 3. Vorrei capire
meglio”.
Fabio Berardi, replica: “Dalla prossima
settimana darò ai gruppi politici disponibilità al confronto per
valutare il testo. La preoccupazione del consigliere Colombini ha
caratterizzato il confronto sulla legge, ovvero il rischio della
privatizzazione dell’azienda, ma questo rischio, da parte del congresso,
non c’é. Poi il tema dell’acquisto di energia sui mercati esteri. Già
ho fornito chiarimenti al consigliere Rossi in Commissione e anche la
disponibilità a valutare una forma di seconda opzione di verifica
sull’operato dell’azienda. I valori in gioco sono quelli cumulativi
finali, al consigliere Zafferani rispondo dicendo che quando parliamo di
esternalizzazione non parliamo di erogazione dei servizi primari. Oggi
l’azienda deve portare gas alle singole case, in alcuni casi lo fa in
proprio, in altri fa appalti con aziende sammarinese per farlo in
maniera più economica. Così come per la lettura ai contatori, per
esempio, già da tempo l’azienda fa appalti, l’ha vinta un’azienda di
Gualdicciolo. Anche su questo mi sento di rassicurare”.

Vedi resoconto Agenzia Dire-Torre1

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