San Marino. Inaugurazione via Pierre de Coubertin, reazioni dal mondo

San Marino. Inaugurazione via Pierre de Coubertin, reazioni dal mondo

“Stanno arrivando in questi giorni tanti messaggi positivi, di compiacimento e condivisione a seguito della Cerimonia di Inaugurazione del 6 aprile 2023, Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, in occasione della nuova Via Pierre de Coubertin al Polo Sportivo del Titano di Serravalle alla presenza di Autorità Civili e Sportive, Cittadini; i Dirigenti internazionali del Comitato Internazionale Pierre de Coubertin (CIFP) di Losanna, di European Fair Play Movement (EFPM) Bruxelles, i tanti Comitati Pierre de Coubertin nel mondo sottolineano con ammirazione l’iniziativa della intitolazione della Via al fondatore dei Giochi Olimpici moderni esprimendo consensi favorevoli e unanimi”.

Lo riporta un comunicato stampa.

“Gli organizzatori desiderano tuttavia ringraziare coloro che hanno contribuito e partecipato ai vari livelli alle fasi organizzative dell’evento sammarinese. San Marino ha omaggiato Pierre de Coubertin, un uomo che vede nello Sport qualcosa che altri non erano riusciti a vedere, così da uomo del suo tempo, inebriato da discorsi che rivalutano l’idea del corpo come luogo della formazione etica dell’individuo e come strumento per l’educazione di tutti, immagina di poter proporre al mondo un nuovo modello educativo universale , forte di importanti contrafforti morali, in cui il mito di OLIMPIA dà sostegno all’ideale, dà forza morale alla sua impresa e fornisce un esempio di buoni valori universalmente condivisi, di vocazione a migliorarsi e a competere lealmente. De Coubertin non pensa solo a educare i Giovani, ma anche i popoli, le nazioni, l’intera comunità internazionale. Le sue regole, le regole olimpiche, sono fondate sul rispetto, la mutua comprensione, la fratellanza, la correttezza nel comportamento Fair Play, l’impegno. La Pace, ispirata all’antica tregua olimpica, doveva abbracciare il mondo. Lo spirito olimpico doveva pervadere il mondo con l’ambizione di migliorarlo. I Giochi Olimpici dovevano essere il mezzo per affermare questa nuova pedagogia internazionale al servizio dell’intera collettività. Etica e Sport insieme”.

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