Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Il sindaco di Mercatino Conca, paese vicino al rogo, esprime preoccupazione e indignazione sull’accaduto /
“Eco-Pfu, sette giorni che questa roba va a fuoco. Tira aria di sottovalutazione del problema”
“Sono sette giorni che questa roba va a fuoco e, francamente, è un po’ troppo. Se serviva un mezzo più efficace, si doveva trovare”. Lo afferma il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna, ieri in riunione nella conferenza dei sindaci assieme ai colleghi dei comuni limitrofi e molto critico, ma non è l’unico tra i primi cittadini, su come è stato trattato l’accaduto e sull’attteggiamento tenuto dal collega di Sassofeltrio. Per il momento dalle analisi sembra non ci siano contaminazioni di aria e acqua, ma tutti i comuni della zona hanno emesso ordinanze che dispongono di tenere le finestre chiuse e di non consumare ortaggi raccolti negli orti. Dopo Sassofeltrio, quindi, stesse disposizioni anche a Montescudo, Montecolombo e Montefiore, comuni della provincia di Rimini verso i quali maggiormente il vento ha diretto i fumi nei giorni scorsi. Ordinanze analoghe anche a Mercatino Conca e Montegrimano, che con la frazione di Montelicciano confina proprio con la zona interessata dal rogo. “Appare evidente che quello stabilimento non aveva le carte a posto dal punto di vista della prevenzione e della gestione del rischio”, afferma il sindaco Lavanna. “Tira aria di sottovalutazione del problema – prosegue il primo cittadino di Mercatino – Nessuno ha messo direttamente a conoscenza i territori vicini della situazione e del pericolo di quella azienda. Gli enti locali limitrofi al comune di Sassofeltrio, invece, avrebbero dovuto essere informati direttamente e costantemente dallo stesso municipio e non solo con l’inoltro per conoscenza delle ordinanze
emanate”. (…)