San Marino Oggi: Approvata l’Istanza per incentivi a stoccaggio acqua piovana o neve
Nell’ottobre 2003, la rivista Sottobosco edita dall’Associazione Micologica pubblicò una ricerca di Marino Bollini (più conosciuto come Buridoun) dal titolo “Sorgenti, cisterne, pozzi nel Territorio di San Marino”. Marino Bollini cita tra gli altri: Pozzo di Piazza di Borgo (profondo 25 metri, quanto la Torre Campanaria): serviva da deposito della neve caduta in inverno; in estate con una “girella” si estraeva l’acqua prevalentemente utilizzata per lavare. Pozzo di Cailungo nei pressi della Chiesa, utilizzato, sempre per lavare, poi con la posa della tubatura dell’acquedotto Borgo-Serravalle, si prelevava l’acqua potabile con una pompa a mano.
Cisterna di Serravalle, posta nella piazza centrale dell’abitato. Cisterna vicino al ponte vecchio di Dogana, anch’esso utilizzato fino al 1915; la gente prelevava acqua pure dal Pozzo dei Conti Manzoni.
Fontanone di Borgo Maggiore, con capacità di circa 400 mc costruito nel 1182; raccoglieva l’acqua piovana proveniente dai tetti; il Fontanone fu particolarmente utile durante la guerra nel 1944; c’è ancora chi ricorda le lunghe fila di donne che si rifugiavano in caso
di allarmi nello scantinato del macellaio Donato Zonzini o del farmacista Amadori. Cisterna nella piazzetta di Faetano, nei pressi dello spaccio; era a disposizione dei cittadini dal 1195.
Cisterna a Serra di Acquaviva, posta sul confine di Ventoso; sempre in riparazione per via del terreno franoso.
Cisterna in piazza a Montegiardino, nel Castello c’erano anche 5 cisterne tutte private. Un lungo elenco (incompleto per questioni di spazio) che Marino Bollini completò anche con tutta una serie di Pozzi in diversi fondi agricoli. Nell’elenco di Buridoun non era compresa la cisterna di Contrada delle mura, ritrovata casualmente pochi mesi fa, anch’essa adibita a raccolta delle acque piovane. Da ricordare anche le Cisterne di Piazza della Libertà, da anni si discute (invano) del loro inserimento nei circuiti turistici cittadini: un’idea apprezzata e condivisa da tutti ma stranamente rimasta sempre un’idea. (…)
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