San Marino, Incontro a Roma, nella sede nazionale del PdL, tra Angelino Alfano, Marco Gatti e Francesco Mussoni.

San Marino, Incontro a Roma, nella sede nazionale del PdL, tra Angelino Alfano, Marco Gatti e Francesco Mussoni.

Mercoledì 12 settembre 2012

Incontro a
Roma, nella sede nazionale del PdL,

tra Angelino
Alfano, Marco Gatti
e Francesco Mussoni.

Presenti
Ignazio La Russa e Maurizio Lupi

 

Nella
mattinata di oggi, a Roma, Francesco Mussoni e Marco Gatti hanno incontrato
l’On. Angelino Alfano. All’incontro hanno partecipato anche il Segretario
organizzativo Ignazio La Russa e uno dei tre coordinatori nazionali del PdL
Maurizio Lupi.

 L’incontro,
voluto e organizzato da Mussoni, rappresenta l’avvio di un rinnovato rapporto
di collaborazione tra i due partiti, il cui itinerario politico evidenzia oggi
alcuni punti particolari di vicinanza.

PDCS
e Pdl, oltre all’appartenenza al PPE, hanno infatti in comune anche il cammino
di rinnovamento interno e la grande responsabilità che dovranno assumersi a
breve nel percorso di ripresa economica del proprio Paese (entrambi impegnati a
breve nelle elezioni politiche).

Al
termine dell’incontro i protagonisti hanno rilasciato una nota comune.

Un’azione
decisa per l’uscita di San Marino dalla black list

e l’avvio
di progetti comuni di sviluppo

Angelino
Alfano, Segretario nazionale Popolo della Libertà

Marco Gatti, Segretario PDCS

Francesco
Mussoni, Segretario al Lavoro della Repubblica di San Marino

1) Il Governo italiano e il Governo sammarinese
hanno firmato l’accordo contro le doppie imposizioni lo scorso 13 giugno.
Questo accordo chiude una parentesi difficile della cooperazione bilaterale e
crea le condizioni di reciproca collaborazione e cooperazione tra i due Paesi
alla luce di una rinnovata prospettiva. Mentre il Parlamento sammarinese lo ha
già ratificato, il Governo
italiano ne sta inserendo la ratifica in un disegno di legge da sottoporre al Parlamento.

Sarà necessario
coordinare e sostenere il percorso di ratifica del provvedimento a livello
parlamentare.

2) La ratifica del
parlamento italiano è anche il presupposto perche’ in seguito il MEF proceda a
sancire la fuoriuscita di San Marino dalla black list italiana (il cosiddetto “decreto
incentivi”). La gravità di tale permanenza si evidenzia nella chiusura di
numerose aziende, nell’aumento della disoccupazione e, in generale,
nell’impoverimento del territorio sammarinese e di quello italiano ad esso limitrofo;
nonché delle numerose famiglie italiane che lavorano grazie ad aziende
sammarinesi.

Sarà necessario
condividere anche a livello politico tale passaggio affinché, quanto prima, questo
ostacolo alla piena cooperazione tra i due Paesi possa essere rimosso.

3) La forte collaborazione
bancaria e finanziaria, amministrativa e giudiziaria che è stata avviata tra i
due Paesi nella lotta alle frodi fiscali, al riciclaggio ed alla criminalità
sotto ogni forma richiede un rapporto sempre più diretto e di fiducia tra le Amministrazioni
e tra i principali interlocutori e responsabili politici.

Sarà necessario, fin
dall’inizio della nuova legislatura sammarinese ed italiana, stabilizzare un
rapporto diretto tra gli enti preposti e i referenti politici dei governi per
ricreare piene condizioni di collaborazione; per dare seguito ad azioni tese
alla soluzione delle comuni e residue complessità nel rapporto bilaterale (es.
tassazione lavoro frontalieri); per condividere importanti progetti comuni di
sviluppo (Aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, Parco scientifico e
tecnologico, collegamento viario e ferroviario, telecomunicazioni, …).

4) Queste comuni
problematiche e la storia di collaborazione e amicizia tra Italia e San Marino chiedono
che gli uomini impegnati nell’azione di governo e di partito nell’uno e
nell’altro Paese garantiscano con le loro persone, con la loro convinzione un
nuovo percorso dell’economia e della cooperazione internazionale tra i due Paesi.

Sarà necessario in tal
senso che il Partito Democratico Cristiano ed il Popolo delle Liberta’ – alla
luce della comune appartenenza al Partito Popolare Europeo – possano nella loro
azione e nella loro collaborazione sviluppare e favorire questa azione e
consolidare questo identico sentire.

5) Questa collaborazione non
potrà non estendersi all’ambito europeo ed internazionale che oggi, ancor più
che in passato, condiziona in modo determinante la vita dei singoli Paesi.

Sarà necessario tra gli
esponenti dei due partiti definire azioni e strategie affinché si rafforzi una
comune linea politica relativa ai principali temi di volta in volta affrontati.

 

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