Incontro tra maggioranza e Dc: se ne esce con un nulla di fatto
Antonio Fabbri
Alla fine dall’incontro della maggioranza con la Dc, svoltosi nel pomeriggio di ieri nella sede di Repubblica futura, se ne esce con un nulla di fatto. L’incontro di ieri con il Pdcs è andato come ci si sapeva già che sarebbe andato. Da un lato gli esponenti della maggioranza Ssd, C10 e Repubblica futura, un paio per forza politica. Dall’altro una nutrita delegazione del Pdcs. Non che quanto anticipato da Luca Beccari alla Festa della Dc, prima, e dal comunicato diramato l’altro ieri da via delle Scalette, poi, lasciassero troppe speranze per posizioni alternative.
Secondo quello che trapela, infatti, dalla Dc guidata da Giancarlo Venturini – affiancato da Luca Beccari, Stefano Canti, Lorenzo Bugli e Teodoro Lonfernini – è stato ribadito il sì alla pacificazione. Sì anche alle larghe intese, o all’unità nazionale… ma solo dopo il voto. L’intenzione è anche quella di ipotecare anche una campagna elettorale tranquilla, senza attacchi, all’insegna della pacificazione.
Sarà.
Dalla maggioranza è stato sottolineato che i tempi della crisi, in questa fase, creerebbero di problemi al Paese. La lettura, proposta da tutta la maggioranza, non sarebbe parta tuttavia condivisa dalla Dc, che non pare curarsi troppo di Fitch e delle altre difficoltà snocciolate in questi giorni. La Dc ha dal canto suo affermato che l’incontro si sarebbe dovuto convocare con tutta l’opposizione, anche se dalla maggioranza è stato spiegato che il tentativo è quello di ricerca di responsabilità e affinità che risulta difficile riuscire a riscontrare con tutti. A quanto si sa, tuttavia, l’incontro si sarebbe sciolto con un nulla di fatto. Adesso spetta alla maggioranza confrontarsi al proprio interno e decidere se sia il momento della responsabilità o delle strategie politiche; se arrivare a dicembre o se, come ventilato dall’opposizione che sembra dettare i tempi alla maggioranza, nella prossima settimana salterà tutto.
Si vedrà.