Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Calcioscommesse, nell’indagine riferimenti a San Marino / Chiusa l’inchiesta che coinvolge 130 indagati tra cui il Ct della nazionale italiana / Negli atti richiami a “buoni contatti” sul Titano che l’indagine non ha approfondito
Centotrenta indagati tra calciatori, ex giocatori e dirigenti ai quali è stato comunicato l’avviso di conclusione delle indagini che prelude alle richieste di rinvio a giudizio. La conclusione delle indagini sta scuotendo il mondo sportivo italiano anche perché tra gli indagati per frode sportiva c’è pure il commissario tecnico della nazionale, Antonio Conte, oltre al capitano della Lazio, Stefano Mauri, e anche l’allenatore dell’Atalanta, Stefano Colantuono. (…)
Il nome di San Marino compare, tuttavia, in maniera diretta in quella prima ordinanza del Gip, tirato in ballo da un pentito che indica come uno dei principali indagati nell’inchiesta avesse attestato di avere buoni contatti “in Italia e a San Marino”. Questa la frase del pentito: “Tan Seet Eng ha detto che Gegic aveva buoni contatti in Italia e a San Marino. Sono sicuro che Eng è riuscito ad avere un contatto diretto con Gegic e lui sia servito a Eng per prendere contatto con diverse persone in Italia”, dichiarava il pentito. Sia Eng, asiatico, che Gegic, serbo del cosiddetto gruppo degli “zingari”, figurano tra i 130. Il serbo Almir Gegic, ritenuto tra i capi del gruppo dei scommettitori degli “zingari”, si costituì. Tra i 130 indagati figura anche il nome dell’allenatore sammarinese Marco Ragini, oggi Ct del Locarno, che si è comunque sempre detto estraneo alla vicenda. (…)