San Marino. Indipendenza sammarinese boccia il nuovo decreto

San Marino. Indipendenza sammarinese boccia il nuovo decreto

“Abbiamo aspettato due settimane per vedere quali misure economiche avrebbe preso il governo. Ieri è stato partorito, con estrema fatica e non poche difficoltà, un copiaticcio peggiorativo del precedente decreto”.

Così Indipendenza sammarinese giudica l’ultimo decreto emesso dal Congresso di Stato.

“Il contributo di Cassa Integrazione si ferma al 60%; la burocrazia per poter lavorare è assurda, ogni minima azione lavorativa va registrata e segnalata; e, dulcis in fundo, aumentano le multe che arrivano a 1.000 euro per ogni minimo errore”, sentenzia il partito politico in un comunicato.

“State nascondendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi per non vedere la realtà in attesa che il pericolo passi – manda a dire Is rivolgendosi ai segretari di Stato -, ma questo pericolo non passa e il momento di agire è adesso! Dovete aiutare le aziende, i lavoratori e le famiglie”.

Successivamente Indipendenza sammarinese si pone alcune domande: “Perché il governo ha pensato di sospendere i mutui, ma solo per la parte capitale e non per gli interessi? Perché il governo ha deciso di ignorare il grido di aiuto di 127 imprenditori sammarinesi che vi chiedevano di fare di più?”.

“I prestiti erogabili alle aziende, solo se possono offrire le dovute garanzie, da rimborsare in 18 mesi, sono una cosa tanto ridicola quanto malefica – dichiara infine il partito politico -. Vogliamo i massimali di prestito raddoppiati, la garanzia dello Stato, così come viene assicurata alle banche e la restituzione in 60 mesi! La popolazione è disperata”.

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