Nella giornata di domani, martedì 26 agosto, il Consigliere William Giardi (UPR) depositerà – presso la Segreteria Istituzionale – la seguente interpellanza:
Da tempo si parla della possibilità che il Governo della Repubblica d’Italia stia valutando la scelta di dare corso ad un nuovo scudo fiscale.
Se questa ipotesi dovesse realmente trasformarsi in una realtà concreta la Repubblica di San Marino, differentemente da quanto accaduto negli anni passati, deve trovarsi preparata.
L’impatto del nuovo scudo fiscale sul nostro sistema bancario potrebbe essere dolorosissimo: potrebbero essere a rischio di uscita fino a 800 milioni di euro.
Si tenga conto che la raccolta bancaria, dimezzata in sei anni, si è fermata ora a circa sette miliardi e mezzo di euro.
L’emorragia di capitali dovuta, prima allo scudo fiscale di Giulio Tremonti (ex ministro del Tesoro), poi alla crisi economica è divenuta un punto critico per la sostenibilità del nostro sistema.
Lo scorso 26 gennaio il Presidente ABS Renzo Giacobbi dichiarò, ad una testata locale, che:
“almeno il 10 per cento sarebbe detenuto da italiani e di nascosto dal fisco italiano: sono questi i soldi che rischiano di uscire. Tra i 600 e gli 800 milioni di euro. Bisogna essere preoccupati perché preoccuparsi significa governare le situazioni. Dei fondi italiani presenti a San Marino, stimabili in circa un miliardo e 400 milioni, ce ne sono almeno la metà regolari, e quindi dichiarati al fisco italiano. L’altra metà potrebbe essere oggetto di rimpatrio”.
Di fronte a questo possibile scenario interpelliamo il Governo per conoscere:
1. Se è stato predisposto un piano di azione – di concerto con gli attori istituzionali e gli istituti di credito – per affrontare questa possibile evenienza;
2. In caso affermativo, cosa peraltro auspicabile, di conoscerne gli eventuali contenuti.