La Serenissima:
Il coordinatore del Movimento Civico 10 parla a tutto campo: Polo del Lusso, Parco Scientifico Tecnologico, turismo, trasparenza e prospettive politiche /
Matteo Ciacci: “Lavoriamo per creare un’alternativa possibile che possa cambiare il Paese”
SAN MARINO. Paese deve ripartire, però serve
qualcuno, una classe dirigente
credibile, che dia una scossa e
ridia entusiasmo ai sammarinesi”.
Il coordinatore del movimento
Civico 10 Matteo Ciacci
si concede a una lunga intervista.
I temi sul tavolo sono tantissimi,
dal Polo del Lusso, il
quesito referendario, il Parco
Scientifico Tecnologico, turismo
e prospettive future.
qualcuno, una classe dirigente
credibile, che dia una scossa e
ridia entusiasmo ai sammarinesi”.
Il coordinatore del movimento
Civico 10 Matteo Ciacci
si concede a una lunga intervista.
I temi sul tavolo sono tantissimi,
dal Polo del Lusso, il
quesito referendario, il Parco
Scientifico Tecnologico, turismo
e prospettive future.
Ciacci, partiamo dal Polo del
Lusso: è stato bocciato il primo
quesito referendario ore ne verrà
proposto un altro abrogativo
sulla legge della variante di
Prg, lo condividete?
“Del referendum discuteremo
all’interno del nostro Movimento
nei prossimi incontri,
intendiamo approfondire l’argomento
con il gruppo”.
Lusso: è stato bocciato il primo
quesito referendario ore ne verrà
proposto un altro abrogativo
sulla legge della variante di
Prg, lo condividete?
“Del referendum discuteremo
all’interno del nostro Movimento
nei prossimi incontri,
intendiamo approfondire l’argomento
con il gruppo”.
(…)
Per concludere, sente aria di
elezioni?
“No purtroppo, sebbene sia
partita la lunga campagna elettorale.
Nessuno, a parte Cittadinanza
Attiva e Rete ha voglia di
elezioni perché evidentemente
la vecchia politica ha timore di
implodere, fra questione morale
e difficoltà dal punto di vista
politico ovvero scarsi risultati e
malcontento. (…)
elezioni?
“No purtroppo, sebbene sia
partita la lunga campagna elettorale.
Nessuno, a parte Cittadinanza
Attiva e Rete ha voglia di
elezioni perché evidentemente
la vecchia politica ha timore di
implodere, fra questione morale
e difficoltà dal punto di vista
politico ovvero scarsi risultati e
malcontento. (…)