Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: «Le interviste a pagamento non servono al dibattito politico» / Vigili sul voto di scambio, bacchettate ai vertici di Banca centrale / «Vogliamo formare
una classe dirigente sammarinese»
SAN MARINO. Male le interviste a pagamento («non servono al dibattito politico ») e nessuna sorpresa sulle denunce di voto di scambio («Vigileremo»). Giovanni Lonfernini di Unione per la repubblica analizza, in 140 caratteri a risposta, i temi più scottanti dell’attualità politica. E, sul fronte del programma (alleato con Moderati e Socialisti in “Intesa per il paese”), propone il connubio tra pubblico e privato e la grande distribuzione per rilanciare l’economia. Sì a più autonomia sul fronte occupazionale: «serve una classe dirigente sammarinese», dice come a voler lanciare un messaggio ai vertici italiani di Banca centrale e, proprio a loro, ricorda che non si può superare il “memorandum d’intesa” con Bankitalia e che la centrale dei rischi va bene, sì, ma solo se interna e non connessa. (Sottinteso: l’Italia non guardi ai nostri conti).
Interviste a pagamento:
testate giornalistiche vi hanno chiesto soldi per i comunicati dei candidati?
Avete mai pagato? «No. Abbiamo invitato
i candidati a riflettere su queste offerte. Non servono molto al dibattito
politico».
Antimafia. Nadia
Ottaviani citata e ombre sui suoi presunti conflitti di interessi: non ha avuto
nulla da ridire sul suo avvicinamento in Upr? «La lista è una scelta
condivisa ».
Prima la Dc, poi Ap, poi
il Psd: le avete provate tutte per entrare in Bene comune. Perché? «Per un
anno abbiamo chiesto un governo di responsabilità. Perché l’emergenza c’è. Non
ci siamo mai svenduti per uno strapuntino».
Perché la Dc non vi ha
voluto? Il problema era Pier Marino Menicucci? «Contano i progetti. Chi pone
veti lo fa per coprire un vuoto politico».
(….)