San Marino. Iss, emanato il regolamento per l’Assistenza privata non sanitaria

San Marino. Iss, emanato il regolamento per l’Assistenza privata non sanitaria

Il Comitato Esecutivo dell’ISS ha approvato, con delibera del 31 maggio 2017 il regolamento per l’assistenza non sanitaria e assistenza privata integrata non sanitaria (APINS) nelle aree di degenza e nei servizi socio sanitari dell’Istituto, in osservanza al Decreto Delegato numero 21 del 24 febbraio 2016.

Il regolamento contiene le disposizioni necessarie per poter svolgere tale ruolo all’interno delle strutture ISS e la collaborazione con gli altri uffici della Pubblica Amministrazione per facilitare l’applicazione delle norme in materia di lavoro.
Nello specifico viene spiegato come l’assistenza non sanitaria riguardi tutte quelle azioni di sostegno personale, relazionale e affettivo che non contrastino “con le condizioni cliniche dell’assistito o con l’organizzazione della struttura sanitaria o socio-sanitaria”. Tale attività può essere prestata “al di fuori degli orari di visita”, da: familiari; persone di fiducia; persone appartenenti ad associazioni di volontariato; da un lavoratore che già presta assistenza domiciliare all’utente ricoverato; da un assistente privato.
Chi esercita tale attività di assistenza non sanitaria deve “essere regolarmente iscritto nella lista dei lavoratori autonomi o nella lista di disponibilità al lavoro occasionale ed accessorio dell’Ufficio del Lavoro”. Per quanto riguarda associazioni, le cooperative o le imprese che offrono servizi di assistenza, sono tenute a stipulare un accordo con l’I.S.S. secondo quanto previsto dal Decreto 21/2016.
Le liste delle persone che prestano assistenza privata non sanitaria sono rese pubbliche e al momento sono affisse in apposite bacheche in Ospedale.

L’autorizzazione “alla permanenza nelle strutture dell’ISS” al di fuori dell’orario di visita “deve essere compilata dal richiedente e firmata, per le parti di competenza, dal richiedente stesso, dall’assistente privato, dal Caposala o suo delegato e autorizzato dal Coordinatore delle Professioni Sanitarie”.
In orario notturno e nei festivi o in assenza del Coordinatore delle Professioni Sanitarie “il richiedente dell’assistenza è tenuto a consegnare la richiesta di autorizzazione nel primo giorno utile”.

Inoltre, i soggetti che svolgono attività di assistenza privata non sanitaria sono tenuti a rispettare quanto previsto dalle “Norme comportamentali e obblighi” contenuti nella nota informativa che viene consegnata all’atto della richiesta di autorizzazione in quanto “le responsabilità inerenti agli obblighi in materia fiscale, di copertura assicurativa, di sicurezza e di ogni altro aspetto relativo alla disciplina del rapporto di lavoro sono esclusivamente a carico del richiedente e di coloro che svolgono assistenza privata non sanitaria” ed è “comunque responsabilità del richiedente l’assistenza privata verificare che il soggetto assunto risponda ai requisiti previsti dalle norme vigenti”.

Il regolamento prevede anche l’invio periodico o su richiesta degli uffici competenti, da parte del Coordinatore delle Professioni Sanitarie del “flusso dei soggetti autorizzati, al fine di permettere il rilievo di eventuali irregolarità inerenti le norme vigenti in materia di autorizzazione al lavoro”.
In caso venisse constata la mancanza dei requisiti richiesti infatti, scatta “la sospensione dell’iscrizione all’elenco degli autorizzati” e la nuova iscrizione sarà possibile solo a seguito della “regolarizzazione di tutti i requisiti di legge”. In caso di recidiva è prevista la sospensione a titolo definitivo.

A tal proposito il Caposala o ogni altro operatore ISS che rilevasse irregolarità è infatti “tenuto a segnalarle al Coordinatore delle Professioni Sanitarie e ad allontanare dal reparto il soggetto”.
Si precisa infine che gli operatori che prestano assistenza privata non sanitaria “devono astenersi da qualunque forma di pubblicizzazione dei servizi offerti all’interno dell’ISS”.

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