Il Mics, Movimento Indipendente Cittadini Sammarinesi, dalle colonne della stampa locale, lancia un appello ai cittadini per dimostrare “che a San Marino esiste ancora una parte sana della popolazione che non vuole immischiarsi né con le lobby di potere, né con le organizzazioni malavitose, intenzionata a costruire una legislazione ben strutturata e trasparente“.
E se a pensare
che in Repubblica abbiano messo
radici potenti organizzazioni
malavitose non sono più soltanto
le persone comuni ma il più
importante magistrato italiano,
ossia Pietro Grasso, Procuratore
nazionale antimafia, che non
parla più di semplici sospetti ma
di reali legami tra cosche mafiose,
società, banche, finanziarie e
forse anche istituzioni e politici
sammarinesi, questo significa
che gli apparati competenti disposti
a preoccuparsi, indagare
e risolvere tali questioni dovrebbero,
prima di recarsi in visita
all’estero, guardare nel proprio
giardino di casa e stanare tutte
quelle radici marce che hanno e
stanno compromettendo, forse
irrimediabilmente, il futuro di
San Marino.
Magari tutto questo non potrà
mai avvenire, perché probabilmente,
in quello stesso giardino,
rischierebbero di trovare delle
tracce troppo amiche per essere
svelate, mostrando, infine, che
il nodo dell’annosa questione
italo-sammarinese non era da
ricercare in chissà quale lontano
viaggio internazionale, ma molto
più semplicemente sotto casa.
Per questa ragione è possibile
che i nostri cari politici stiano
proteggendo le varie lobby che
detengono il vero potere politico
a San Marino, facendoci credere
che i problemi siano soltanto con
l’Italia. Inoltre, l’attuale governo,
mediante un’accurata strategia
mediatica, strillando ai quattro
angoli del Paese che sta facendo
di tutto per siglare la firma con
Roma, in realtà, sta già mettendo
in atto una patetica propaganda
politica in vista delle prossime
elezioni. Ma il dato di fatto che
emerge inesorabile, aldilà dei
teatrini della politica, è che le
aziende a San Marino chiudono e
la disoccupazione aumenta.
Non avendo più fiducia nella
classe politica, ci rivolgiamo direttamente
ai cittadini, perché
prendano coscienza della gravità
della situazione e incomincino
a pretendere la verità riguardo a
ciò che sta avvenendo.
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