San Marino Italia. Lucignano, Gdf, torna a proporre il gabbiotto a Dogana come a Chiasso

San Marino Italia. Lucignano, Gdf, torna a proporre il gabbiotto a Dogana come a Chiasso

Giacomo Tedeschi di Corriere Romagna San Marino:   I furbetti del fisco sulla superstrada /  La Finanza: serve una dogana a San Marino /  La provocazione di Lucignano: «Come a Chiasso, con finanzieri 24 ore al giorno “armati” di scanner» Dominano gli evasori della pausa pranzo: ogni giorno portano piccole cifre incassate in nero

Quella volta che le Fiamme Gialle “accerchiarono”. il Titano il tenente colonnello Gianfranco Lucignano ancora se la ricorda. Era la tarda estate del 2008. In poche ore la pesca fu fruttuosa. Finirono nella rete pacchi di banconote e libretti di conti correnti di banche sammarinesi. Ovviamente in tasca a italiani. Il punto è che l’“assedio” tutti i giorni non si può fare. E il denaro dei riminesi continua a correre a tutto gas lungo la superstrada. «Per fermarlo servirebbe una dogana».  Questione di frontiere. Di fatto San Marino è fuori dalla Comunità economica europea e quindi la sbarra dei doganieri potrebbe pure abbassarsi (non esiste più dai tempi della Convenzione di amicizia e buon vicinato stipulata nel 1939). «La situazione adesso è ibrida. Certo San Marino sta facendo vedere uno sforzo notevole per dotarsi di normative in linea con l’Europa». Ma resta, di fatto, almeno per ora, il paradiso della porta accanto. E arginare (per quanto possibile) il flusso nero è difficile. Troppo. Le armi sono spuntate. «Per questo servirebbe una dogana vera e propria. A Chiasso ci sono 250 finanzieri in servizio, da noi una quarantina. Fate voi i conti… », ragiona il tenente colonnello. Il lavoro ci sarebbe. A prescindere dal rischio di impennate dello “spallonaggio” dovuto alla crisi, come ha spiegato giusto due giorni fa in commissione finanze alla Camera il comandante generale delle Fiamme gialle, Nino Di Paolo. «Tra scudo fiscale e flessione economica il “sistema” San Marino ancora non è fallito. I l motivo è che si continua come prima: tot esce dal Titano e tot entra. L’equilibrio evidentemente c’è. A Chiasso ad esempio grazie alla frontiera c’è il rilevamento sistematico delle auto che passano. E’ chiaro che se la stessa vettura transita mille volte in dogana il proprietario diventa un obiettivo sensibile per eventuali accertamenti fiscali». E di auto che passano a cadenza fissa sul confine di Stato sammarinese secondo le Fiamme Gialle riminesi ce ne sono in abbondanza. (…) 

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