Venerdì prossimo è stata convocata la Commissione competente per discutere la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza.
ANTONIO FABBRI. In preparazione a quell’appuntamento che vedrà discutere in Commissione il testo normativo e i vari emendamenti, la maggioranza ha convocato l’opposizione per un incontro mercoledì 20 luglio. Non è chiaro se per una parvenza di dialogo preventivo che finora non c’è stato, o per tastare il terreno agli equilibri complessivi su un tema così delicato.
Anche perché al suo interno, la maggioranza, dei confronti sugli emendamenti li ha avuti e da questi, sarebbero dovuti emergere emendamenti concordati per aggiustare il pessimo lavoro fatto dall’Esecutivo che ha prodotto e proposto un progetto di legge talmente scarno da scontentare tutti, sia il comitato promotore sia quello contrario. Governo che, adesso, resta defilato e lascia che sugli emendamenti si scornino i partiti. Non pare, tra l’altro, che in maggioranza si sia riusciti a trovare la quadra su emendamenti condivisi e, anzi, all’ultimo Ufficio di presidenza il vice segretario del Pdcs aveva anche chiesto il voto segreto sulla legge, segno che ci sono posizioni non proprio univoche.
In più, in Commissione, in particolare per la Democrazia cristiana, sono presenti Commissari che hanno una visione della legge, al di là del responso referendario popolare, molto prudente.
Per contro, di tutt’altro avviso, sono i commissari di Rete. Mentre all’opposizione da un lato Libera si schiera per il pieno appoggio alla norma con alcuni emendamenti per renderla maggiormente efficace, mentre Repubblica futura ha da sempre dichiarato di lasciare libertà di coscienza a propri esponenti.
In questo quadro è ben possibile che la riunione convocata per mercoledì sia preventiva rispetto al confronto in commissione, dove i numeri potrebbero avere un peso a seconda della condivisione o meno degli emendamenti proposti e da apportare al progetto normativo che, poi, nella seduta di agosto, arriverà in Consiglio Grande e Generale.
Articolo tratto da l’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
