San Marino. Juvenes Dogana, vittoria senza esultanza nel ricordo di Massimo Gori: è 4-1 al Pennarossa

San Marino. Juvenes Dogana, vittoria senza esultanza nel ricordo di Massimo Gori: è 4-1 al Pennarossa

A fine partita, il fair play dei biancorossoblù. Amati: “Oggi, celebrazione di un uomo di sport che non c’è più”

Quando una squadra vince 4-1 e a fine partita non esulta, si capisce che ci sia qualcosa che non vada. In effetti, sabato pomeriggio, l’atmosfera allo stadio Federico Crescentini di Fiorentino è stata pesante sin dall’inizio, a causa del vuoto che in settimana si era creato sulla panchina del Pennarossa, avversario del club di Serravalle: a guidare la squadra di Chiesanuova non c’era più, come di consueto, Massimo Gori, morto mercoledì a soli 61 anni. Vuoto che il anche suo collega Manuel Amati, allenatore dei biancorossoblù, ha avvertito fortemente: “Oggi, più che una partita, è stata la celebrazione di una persona vissuta di calcio, che è mancata ai propri ragazzi e che manca anche a noi, perché sicuramente, prima della gara, io e Bobo ci saremmo scambiati due battute come sempre e poi avremmo pensato alle nostre squadre. Oggi, noi e il Pennarossa ci eravamo già visti, essendo molti di noi andati al funerale a Rimini, e questa è stata la commemorazione di un uomo di sport che non c’è più. Voglio anche dare un grande abbraccio al figlio di Massimo, Francesco, che conosco bene, e a tutta la famiglia del mister, con l’augurio al Pennarossa di trovare l’orgoglio e le forze per finire la stagione nel migliore dei modi”.

A portare in vantaggio la Juvenes Dogana è stato Lorenzo Meluzzi alla mezzora, su assist di Riccardo Colonna, e già al rientro in campo dopo l’intervallo i biancorossoblù hanno indirizzato bene la partita, con il goal di Francesco Stella, servito da Gianluca Benedetti, al primo minuto della ripresa. Gliene sono poi bastati altri otto per completare la doppietta, stavolta su assistenza di Gianmaria Borghini. A chiudere il conto è stato Benedetti, al 69′, mentre il Pennarossa, che oltre al lutto doveva fare i conti anche con varie assenze, ha trovato il goal della bandiera al 59′, con Mattia Stefanelli. “Finita la gara, nonostante la bellissima vittoria, non abbiamo esultato nello spogliatoio o fatto altre cose che si fanno in questi casi, soprattutto per una squadra come la nostra, che deve sempre lottare per strappare punti – spiega Amati -. Anzi, ci siamo riuniti nello spogliatoio e siamo andati in quello del Pennarossa a ringraziare uno per uno i giocatori e la dirigenza per aver onorato lo sport, come credo avrebbe voluto il loro allenatore. Tuttavia, non voglio dimenticare di fare i complimenti ai miei ragazzi, perché sarebbe potuta essere una giornata complicata anche per noi, e comunque lo è stata, ma ho visto un rendimento importante, coronato da una vittoria altrettanto importante, che ci mette in una buona posizione di classifica. Però a questo penseremo dalla settimana prossima”.

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